Movimento parrocchiale Edvige Carboni
La causa di Beatificazione di Edvige Carboni fu avviata nel dicembre del 1968 su interessamento della famiglia Passionista, alla quale la Beata si era legata durante il periodo laziale. Procedeva tra arresti e riprese, ripensamenti se proseguire o accantonare per sempre il lavoro svolto.
Considerate queste grosse difficoltà e il costante pensiero dei padri Passionisti di abbandonarla, viste le loro perplessità e le esitazioni, anche a motivo degli alti costi, qui a Pozzomaggiore, il 14 di febbraio del 1988, si dette vita ad un Comitato parrocchiale che potesse seguire esternamente la causa ed appoggiarla incondizionatamente. Ideatore fu il prof. Ernesto Madau che, congiuntamente e d’accordo col parroco di allora, il rev. don Costanzo Puddu e la benedizione del Vescovo diocesano S.E. Mons. Giovanni Pes, dette le linee guida per tenere in piedi la causa e sostenerla.
Madau e Puddu scelsero quindi 15 persone della comunità parrocchiale che li affiancassero nei lavori. La causa di beatificazione di Edvige Carboni poté, da allora, proseguire con meno difficoltà, anche dal punto di vista economico. Madau fece diversi studi sulla Beata, sentì nuovi testimoni con l’ausilio di alcuni componenti del comitato; fece diversi viaggi a Roma, contattò i postulatori, gli attori della causa, diversi vescovi e sacerdoti che lavoravano presso la Congregazione delle Cause dei Santi; curò, preparò e dette alle stampe diversi libri.
Il Comitato parrocchiale, che lavorò con l’appoggio dei parroci don Costanzo Puddu prima e don Quintino Manca poi, tenne così viva la memoria e il ricordo della Carboni non solo nel paese natale, ma in tutta la Sardegna e nella penisola. Con la collaborazione dell’intero paese, nell’arco dei suoi oltre 30 anni di lavoro, poté far fronte a tutte le spese processuali, che non sono state indifferenti, fino a giungere così alla cerimonia di beatificazione di Edvige, avvenuta sabato 15 giugno 2019
L’attuale Movimento Parrocchiale Edvige Carboni, dei suoi originari 17 componenti (17 è il numero che ricorda la data di morte della Beata), ne conserva solamente 5; gli altri 13, compreso il nuovo parroco padre Antonio Annecchino, sono stati acquisiti col passare degli anni.
( a cura del Movimento parrocchiale Edvige Carboni)
edvigecarboni.it
Confraternita della Santa Croce
Quasi certamente già attiva dal XVII secolo, la Confraternita della Santa Croce di Pozzomaggiore viene rifondata nell’anno 2000, dopo circa 60 anni di inattività; interruzione dovuta, riportano le testimonianze dei più anziani, alle tragiche vicende del secondo conflitto mondiale che ha interessato anche la nostra comunità.
Il sodalizio è ora composto da 8 confratelli, accomunati dal desiderio di tributare il giusto rispetto e la giusta venerazione al Cristo Sofferente e Morente sulla Croce, dandone testimonianza nella società.
Essi sono particolarmente impegnati nella preparazione dei riti della Settimana Santa, partecipano alle principali feste religiose che si svolgono in paese, e accompagnano i compaesani defunti nel loro viaggio verso la dimora terrena. Ben felici accolgono gli inviti provenienti delle altre confraternite della diocesi a partecipare alle rispettive feste paesane, così come loro stessi ricambiano il gesto accogliendole in occasione della festa della Beata Vergine della Salute, il 29 settembre.
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Ordine Francescano Secolare
La fraternità è costituita da 9 professi (otto donne e un uomo).
Compito dei terziari francescani è rendere presente il carisma di San Francesco nella vita e nella missione della Chiesa. Sono spinti dallo Spirito a raggiungere la perfezione della carità nel proprio stato secolare ricercando Cristo nei fratelli, nella Sacra Scrittura, nella Chiesa e nelle azioni liturgiche.
Una volta al mese la fraternità si riunisce per leggere la Sacra Scrittura, le Fonti Francescane e la recita del vespro.