Cresime 2007

Sabato 20 ottobre 16 ragazzi della nostra parrocchia hanno ricevuto dalle mani di Sua Eccellenza Mons. Giacomo Lanzetti il sacramento della cresima. E’ stato un momento emozionante culmine di un cammino di catechistico di anni, una meta raggiunta con una particolare cura spirituale dai ragazzi che nei giorni precedenti si sono preparati degnamente con la confessione, la preghiera personale e come i primi apostoli nel cenacolo con una piccola veglia di preghiera per invocare la discesa dello Spirito Santo.
Un traguardo ma anche un punto di partenza per dimostrare di essere veri Cristiani in cammino, capaci di scelte coraggiose, possibili solo seguendo Cristo. Perciò il Vescovo ha ricordato nell’omelia ai giovani cresimandi, di non perdere mai l’incontro domenicale col Signore di non fermarsi alla preghiera fatta di formule ma di dialogare con Dio senza paura, fiduciosi di incontrare un Amico sempre pronto ad ascoltare e amare. Un Amico speciale che fa trovare nella parrocchia la propria casa e che perciò ci sprona a dedicarci alla sua cura, al servizio verso i fratelli.
Ultimi consigli fondamentali per la continua crescita spirituale e per ottenere forza nel lungo cammino della vita la preghiera frequente allo Spirito Santo e l’impegno a fare ogni giorno un opera di carità per gli altri, materiale ma anche spirituale con la semplice preghiera.
Spunti semplici ma allo stesso tempo non facili che provocano e coinvolgono non solo i neo-cresimati ma tutta la comunità.
Ancora auguri per il dono dello Spirito Santo ricevuto nella confermazione della scelta di essere Cristiani.

Tony Calaresu

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Io, sardo emigrante… forestiero in Italia

Egregio Parroco,
sono appena rimpatriato in Sardegna, mia “vera” famiglia, dopo tanti anni di sacrifici trascorsi girovagando per l’Europa, incluso il nord Italia, per potermi dedicare ad un lavoro che mi permettesse di vivere degnamente così come tanti altri nella mia condizione. Come mio solito, mi rabbuio ogni qualvolta ricordo e narro le mie vicissitudini rese, quasi tutte, brutali dai trattamenti “umani” subiti. Ricordi che cronologicamente si susseguono e così, pensa e ripensa, camminando alla ricerca di un po’ di consolazione tra questi luoghi a me tanto cari, mi ritrovo nel sagrato della Chiesetta campestre di Santa Maria. (altro…)

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