I poveri di Pozzomaggiore ringraziano

Carissimi parrocchiani, dopo le feste natalizie mi ritrovo a scrivervi per la seconda volta e per porgervi il mio personale ringraziamento (veramente molto sentito!) per il buon cuore e la sensibilità dimostrata nei confronti dei nostri compaesani meno fortunati.
Con grande sollievo e riconoscenza voglio informarvi che la raccolta dei viveri nei diversi supermercati del paese ha ottenuto una risposta davvero sorprendente. Ancora una volta, semmai ce ne fosse stato bisogno, si è avuta l’ampia dimostrazione che i pozzomaggioresi hanno un cuore veramente grande tant’è che, non solo non sono mancati gli aiuti di tipo puramente alimentare, ma addirittura, come richiesto nelle locandine affisse nei punti di raccolta e nei vari esercizi commerciali, sono giunti nelle case dei più bisognosi generi di varia natura e, tutti, di grandissima utilità. C’è stato, pensate, anche chi ha contribuito con materiali vari di normale utilizzo domestico: colla, lampadine a basso consumo, martello, chiavi inglesi, pile stilo e mini stilo, scotc/carta e ancora altro; tutto nuovissimo e sigillato! Sono state donate ben 3 tovaglie a tema natalizio (anch’esse sigillate!) che, non bastando per tutti sono state assegnate a sorteggio. Non sono mancati quelli che avevo descritto come “generi superflui” tipo cioccolata, pandoro, panettone, caramelle che, seppure superflui, hanno donato un Natale felice ai diversi bimbi che fanno parte delle famiglie di cui ci occupiamo.
Da ultimo, informo che anche un supermercato di Sassari ci ha donato olio per condire e per friggere, latte, pasta di marca, dolci, zucchero, caffè ed altro che, in aggiunta a quanto donato da voi, ha dato un grosso contributo.
Quel che ci è venuto a mancare, dunque, non sono stati tanto i generi alimentari e di pulizia per la casa o della persona, quanto… una certa dose di FIDUCIA!
Vedrete, cari pozzomaggioresi che siete sfiduciati e delusi e per quest’anno non avete voluto contribuire negli aiuti, che potrete nuovamente anche voi avere la gioia di dire: “Anche io ho aiutato chi è meno fortunato di me!”. Ancora ringraziando di cuore tutti voi e l’Amministrazione Comunale (il Sindaco in particolare!) per la fattiva collaborazione, auguro con grande affetto un sereno 2011 pieno di tutte le benedizioni dal cielo.

Mariella Fancello

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Celebrazioni per la Serva di Dio Edvige Carboni

Portiamo a conoscenza della comunità parrocchiale e di quanti potranno leggere il seguente avviso, che il 2011 sarà l’anno in cui ricorre il primo centenario del ricevimento delle stimmate da parte della Serva di Dio.
Per l’occasione la nostra Associazione si impegna ad organizzare diverse celebrazioni nel corso dell’intero anno, nelle date ovviamente legate alla vita di Edvige Carboni, con un particolare riferimento alla data della stimmatizzazione per la metà del mese di luglio.
Rimarranno fisse le date delle ricorrenze: il 17 febbraio (data di morte), il 2 maggio (data della nascita), il 14 luglio (data della stimmatizzazione).
Per il mese di luglio, oltre alla presenza del nuovo, futuro Vescovo per la data del 14, nel giorno immediatamente precedente o successivo, si terrà un convegno con la presenza di studiosi e di teologi. Si pensa anche ad un viaggio organizzato ad Albano Laziale, dove si trovano ancora le spoglie mortali di Edvige, e ad un concorso/mostra di pittura che abbia per tema la vita della Serva di Dio, aperto a professionisti ed appassionati, ma anche agli studenti delle nostre scuole che, oltre a parteciparvi con il disegno, potranno anche aderirvi con la progettazione di un dvd o la composizione di un elaborato di italiano. L’intero programma delle celebrazioni è ancora in fase di studio, ma sarà reso noto nei dettagli appena possibile.

Il Comitato S.d.D. Edvige Carboni

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Impegno della Caritas Parrocchiale per un Natale al servizio degli ultimi

Il 17 novembre u.s. si è tenuta la riunione per ricostituire il gruppo Caritas parrocchiale e per procedere alla nomina dei vari responsabili circa l’organizzazione, le visite domiciliari, l’individuazione delle necessità (singole o familiari di qualsiasi genere!), il supporto a livello Sacramentale ed a livello sociale, ecc..
Sono stati nominati:
Direttrice: Mariella Fancello – segretaria e cassiera: Caterina Casule – consigliera: Giuseppina Pais – gestione viveri per la mensa comunitaria: Pietrina Cuccuru – ritiro derrate alimentari dal centro di distribuzione diocesano: Mariella Fancello e Franco Filippi.
Questo articolo è, dunque, il primo che in qualità di Direttrice scrivo facendolo coincidere proprio con l’approssimarsi delle festività natalizie.
Gesù ha detto: “I POVERI LI AVETE SEMPRE CON VOI”; ciò vuole ricordarci che anche a Natale, ma non solo a Natale, dobbiamo tenerli presente e prodigarci, con grande spirito di carità, servizio e riservatezza affinché per loro il Natale non sia soltanto il 25 dicembre ma… ogni giorno dell’anno! Si, Gesù DEVE nascere nelle famiglie dei poveri, degli “ultimi”, come nelle nostre (!) ogni giorno dell’anno.
Allora, voglio già iniziare con un progetto ambizioso: chiedo ad ogni allevatore la carità del dono di un agnello per i poveri affinché anche loro, almeno a Natale, possano assaggiarne il “gusto” in ogni senso; chiedo ad ogni produttore di olio 1 solo litro di olio perché questo è uno degli alimenti più difficili da reperire; chiedo ad ogni pasticcere un pacco di dolci perché i dolci fanno parte del superfluo e MAI nessuno ne dona ai poveri (tra i quali ci sono anche dei bambini!); chiedo ad ogni bambino il dono di uno dei suoi giocattoli (purché in buono stato) affinché anche i bimbi poveri possano giocare almeno da questo Natale in poi; chiedo ai produttori di vino 1 solo litro di vino così che i poveri possano brindare, come noi, alla nascita di Gesù con un buon bicchiere e con gioia; chiedo ai proprietari di negozi alimentari, frutta e verdura di voler donare qualcosa per il pranzo natalizio dei poveri; chiedo ai proprietari di negozi di abbigliamento qualche capo da far indossare ai poveri per venire alla Santa Messa di Natale con il vestito nuovo in modo che non si veda che sono poveri; chiedo… a tutte le persone di buona volontà di voler contribuire, anche con un semplice fiammifero, a dare ai nostri poveri di Pozzomaggiore il segno tangibile dell’attenzione e dell’affetto dei propri compaesani e, ricordiamo, che anche un solo fiammifero può servire per accendere una candela laddove non è stata pagata la bolletta della luce e, nel contempo, a riscaldare un cuore che per tutto il resto dell’anno è rimasto al buio della propria indigenza e solitudine. Non pensiate che le mie siano parole di esagerazione: al contrario, parlando con moltissimi di voi che mi leggete (e non) sento parole di enorme meraviglia poiché nessuno immagina in quali miserevoli condizioni si svolga la quotidianità di circa 40 famiglie della nostra comunità. Fidatevi, non racconto storie… magari!!!!
Se, come io sono sicura conoscendovi da ormai 11 anni (!), ogni Pozzomaggiorese vorrà essere con me e tutto il gruppo Caritas “Buon Samaritano”, potremo dire di aver VERAMENTE celebrato il Santo Natale e che VERAMENTE Gesù Bambino non è entrato SOLTANTO nei nostri presepi ma anche nei nostri cuori e di là è stato donato ai fratelli che sono meno fortunati di noi. Santo Natale a tutti voi.

Mariella Fancello

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Il C’è di + dei ragazzi e dei giovanissimi dell’Azione Cattolica

Partita a giugno più come una scommessa, l’idea di organizzare una carovana parrocchiale per partecipare all’incontro nazionale dei ragazzi e dei giovanissimi dell’Azione Cattolica è diventata presto realtà, grazie all’entusiastica adesione dei genitori con i loro bimbi, e dei giovanissimi. Così ci siam ritrovati in 46 a vivere due splendide giornate a Roma: la prima ci ha visto nella mattinata a san Pietro per l’incontro con il santo Padre ed il pomeriggio a Villa Borghese ed a Piazza del Popolo per le attività dei settori; la seconda, invece, principalmente dedicata alla visita alla città.
Un’esperienza significativa ed entusiasmante, anche considerati i numerosi commenti positivi dei partecipanti. E tutto questo nonostante la fatica e le numerose difficoltà affrontate che, se non altro, hanno contribuito a rendere più coeso un gruppo che, per la verità, fin dalla sua partenza sembrava conoscersi da sempre. E peccato che queste giornate siano trascorse così in fretta…
Cosa resta ora del C’è di +?
Sicuramente la consapevolezza, ed il coraggio, che nel nostro cammino di fede non siamo soli, ma che le gioie e le fatiche del credere sono condivise tra i Battezzati; ma anche la responsabilità, duplice, e che da quel battesimo deriva, di essere da un lato sostegno per i compagni di viaggio che ci tendono la mano, e dall’altro partecipi e protagonisti, nella Chiesa e nel mondo, annunciando la speranza portata dal Risorto e spendendoci per il bene comune.

Davide Meloni

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