E… state a Pozzo 2009

L’Assessorato alla Cultura e allo Spettacolo del Comune di Pozzomaggiore rende noto il programma delle manifestazioni dell’estate pozzomaggiorese.

Luglio
21 mar ore 21,30 Film: Ember, il mistero della città di luce. Piazza Convento, Museo del cavallo

24/25/26 ven/sab/dom Concorso ippico nazionale: tappa unire. Galoppatoio comunale

25/26 sab/dom Manifestazione I maestri coltellinai e l’arte della mascalcia. Dimostrazione – convegni – mostra mercato. Piazza Convento, Museo del cavallo

28 mar ore 21,30 Film: Australia. Piazza Convento, Museo del cavallo

31 ven ore 18,00 Sagra della Salsiccia, giochi gonfiabili; serata musicale con Andrea Rosas e Simona Palmieri accompagnati dal gruppo Groove-it. Piazza Maggiore

Agosto
1 sab ore 21,30 Festeggiamenti in onore di S. Cristoforo – Serata musicale

2 dom ore 21,30 Festeggiamenti in onore di S. Cristoforo – Rappresentazione teatrale “Pedru bazzinu”, compagnia teatrale Funtana Manna di Pozzomaggiore

4 mar ore 21,30 Film: Gomorra. Piazza Convento, Museo del cavallo

7 ven ore 21,30 Serata folk con canti sardi tradizionali a chitarra con Franco Denanni, Gianni Denanni, Emanuele Bazzoni; alla chitarra Nino Manca; alla fisarmonica Graziano Caddeo. Piazza Maggiore

8 sab ore 21,30 Festa dell’emigrato: convegno – degustazione piatti tipici – serata folk con i tenores Santu Antine di Pozzomaggiore, i tenores Santu Isidoro di Orune, gruppo di ballo minifolk Ass. Culturale A manu tenta di Osilo. Piazza Maggiore

9 dom ore 21,30 Serata musicale con il gruppo Wookies. Piazza Maggiore

10 lun ore 21,30 Film: Yes Man. Piazza Convento, Museo del cavallo

12 mer ore 21,30 Serata jazz con Alessandro Zolo Quartet. Piazza Convento, Museo del cavallo

13 gio ore 21,30 Film: Beverly Hill Chihuahua. Piazza Convento, Museo del cavallo

16 dom ore 21,30 Serata musicale con i Giovani InCanti. Piazza Maggiore

18 mar ore 21,30 Film: The Millionaire. Piazza Convento, Museo del cavallo

21 ven ore 21,30 Serata musicale di beneficenza pro Ass. Filodoro con gruppi musicali locali

22 sab ore 21,30 Rappresentazione teatrale “Cussu chi si creiat corrudu” liberamente ispirata all’opera “Le Cocu imaginaire” di Molière; compagnia teatrale Elighelandeteatro di Scano Montiferro. Piazza S. Croce

23 dom ore 18,00 VIa edizione del concorso di poesia G. Pinna. Piazza Convento, Museo del cavallo

25 mar ore 21,30 Film: Viaggio al centro della terra. Piazza Convento, Museo del cavallo

27 gio ore 21,30 Film: Madagascar 2. Piazza Convento, Museo del cavallo

29 sab ore 21,30 Film: Italians. Piazza Convento, Museo del cavallo

31/1 lun/mar Festeggiamenti in onore di S. Costantino

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Pellegrinaggio 31 maggio – 6 giugno 2009

Partenza da Pozzomaggiore: ore 17, minuti 30, secondi 01; insomma puntualissima. Tutti erano pronti per dare inizio a questo viaggio, ognuno come preferiva: chi con una valigia semivuota con solo l’indispensabile, chi con mille valigie, zainetti e mezza casa dietro. Dopo tutti i noiosissimi saluti e baci […] salimmo in pullman e finalmente fu ufficialmente annunciata la partenza.
Arrivammo a Porto Torres e ci imbarcammo nella mitica “TIRRENIA” pronti a salpare!!! Non ci crederete ma, per molte persone, è stata davvero un’impresa riuscire a trovare la propria cabina: che macello!!! Chi andava a destra e invece doveva dirigersi a sinistra e viceversa; o chi andava avanti e aveva la cabina dalla parte opposta: lasciamo perdere!!!
Fu una traversata anche troppo tranquilla per i miei gusti (dico io: -Che noia!-).
Comunque arrivammo a destinazione e ci avviammo immediatamente alla località di Sotto il Monte, luogo natale di Papa Giovanni XXIII detto “il Papa buono”.
Un luogo magnifico con una lunga e interessante storia racchiusa dentro di sé: la casa del Papa, i suoi ricordi; lì in quel posto era celata tutta la storia del Santo Padre Giovanni XXIII: un’atmosfera davvero divina.
E finalmente il pranzo, forse le portate erano un tantino eccessive, infatti mangiammo abbondantemente e ci alzammo da tavola quasi crepati.
Partimmo per raggiungere la tappa successiva: Peschiera del Garda.
Giungemmo alla meta più che sbalorditi dalla bellezza di quel posto: un luogo alquanto lindo, sul lago, cosa pretendiamo di meglio!
Facemmo un’escursione sul lago di Garda a bordo di un battello: che mal di “lago” (sarebbe errato scrivere mal di mare perché stavamo navigando su un lago!!)
Dopodiché ci avviammo all’hotel Rives a Peschiera: – Altro che pellegrinaggio! A me sembra una gita di lusso, albergo con piscina, c’è poco da scherzare!
Anche la cena fu ottima e abbondante: non possiamo lamentarci affatto.
E martedì arrivò. Sarebbe stata una giornata frenetica e stancante, ma anche divertente, infatti dovevamo trascorrere la maggior parte del giorno nel parco divertimenti fra i più importanti di tutta Italia: il famoso “GARDALAND”.
Per alcuni fu un dì molto scatenato, tra un gioco e l’altro, per altri, invece, fu un giorno dedicato al riposo e alle compere. Molti andarono incontro al problema della perdita dell’orientamento, tanto era immenso tale posto. Anche martedì volò e alle 18:00 partimmo per l’albergo dove cenammo e passammo la notte.
Mercoledì, dopo la deliziosa colazione, andammo per Verona, un’altra città d’arte.
Allora fu il momento di ammirare il famosissimo balcone di Giulietta, luogo in cui Romeo andava ad incontrare la sua amata. Che posto romantico!!!
Dopo la visita guidata a Verona e alla famosa ARENA, sotto il sole che spaccava le pietre (solo il pensiero mi fa star male) andammo a pranzo e ritemprammo il fisico con un pasto sovrabbondante. La sera andammo ad ascoltare la Messa nella magnifica e imponente Basilica di Monte Berico, preceduta dalla spiegazione della storia della nascita del Santuario che, alle origini, era di dimensioni ristrette e che poi diventò immenso.
Dopo ciò, andammo a Padova per la cena e il pernottamento all’albergo “Casa del Pellegrino”. Quando entrammo rimanemmo sorpresi dalla grande differenza tra i due alberghi: uno era enorme e l’altro molto semplice ma, infondo, era o non era un pellegrinaggio? Non dovevamo assolutamente lamentarci perché per i pellegrini era un posto adatto al 100%. Anche il giovedì arrivò in fretta e, dopo la prima colazione, via per Venezia. Visitammo la splendida Basilica di S. Marco, la piazza con il medesimo nome e tante altre bellezze della città.
Pranzammo in un ristorante i cui camerieri erano giapponesi (-Per carità, per fortuna il cibo era italiano; temevo mi presentassero qualche torta di formiche o simili-).
Loro auguravano buon appetito in un modo così strano che d’un tratto mi sembrò che la mia grande fame si fosse ritirata tutta in una volta, ma meno male non ci furono problemi di questo genere. Dopo pranzo eccoci a Murano, tutti a bocca aperta, ammirando la lavorazione del vetro: era davvero straordinario come un maestro vetraio riuscisse in pochi istanti a modellare la pasta e a trasformarla in meravigliosi oggetti luccicanti ma, attenti alle scottature!!
Infatti la pasta veniva portata a temperature a dir poco elevate, per potersi poi modellare a proprio piacere. Terminato ciò tornammo in albergo per la cena e la notte. Il venerdì iniziò subito con una solenne Messa alla Basilica di S. Antonio seguita dall’illustrazione multimediale della vita del Santo.
Poi, tempo libero dedicato alle spese e alle 12:00 in punto “tutti a tavola”.
Dopo pranzo ultime compere e subito dopo circa 5 ore di viaggio per andare a Genova per l’imbarco.
Ops… mi sono scordata di un particolare: nessuno è tornato a mani vuote, soprattutto riguardo alle maschere di Venezia.
Certi sono tornati con un etto, altri con un chilo ed altri ancora con una tonnellata di ricordini: non so come il pullman abbia potuto resistere a tanto peso!!
Ci imbarcammo nella nostra nave per il ritorno in Sardegna.
La traversata non fu tranquilla come all’andata, anzi, anche se procedette tutto bene, ci fecero prendere un grande spavento.
Infatti alle 2:00 del mattino, iniziò a suonare il campanello, utile per comunicare gli avvisi di giorno, ma anche con funzione di allarme per la notte.
Questo rumore ripetuto a intervalli regolari ci fece pensare a male.
Infatti la maggior parte di noi si vestì e, fra una tremarella e un battito di denti, si affrettò a leggere il foglio di emergenza presente in ogni cabina.
Quando i cari marinai furono soddisfatti di averci fatto rabbrividire, parlarono al microfono dicendo con una disinvoltura che mi fece innervosire: -Equipaggio…-
Solo allora capimmo che era stato un falso allarme e il nostro nervoso raggiunse il culmine. Per fortuna tutto filò liscio e tornammo a Pozzomaggiore, felici e contenti anche se ancora con un po’ di nervoso dalla notte.
E anche questa gita termina qui, ci vediamo il prossimo anno con un altro interessante viaggio alla scoperta dei luoghi più santi…

Elisabetta Filippi

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Un bel viaggio a nord-est

Domenica 31 Maggio, ci ritroviamo insieme ad un’allegra comitiva di gitanti, pronti ad attraversare il mare e sbarcare in continente!…
Sotto il Monte è la prima tappa del nostro viaggio: qui è nato e ha trascorso la sua infanzia Giovanni XXIII. La casa natale conserva una dignitosa ed austera povertà tipica della famiglia contadina; questi luoghi, molto cari al Papa buono, ispirano un senso di pace e invitano al raccoglimento il pellegrino.
Si prosegue per Peschiera, accogliente cittadina sul lago di Garda. L’escursione in battello ci regala la visione della severa rocca di Sirmione con il suo Castello Scaligero che ricorda ancora oggi l’antico borgo medioevale e le Grotte di Catullo di epoca romana.
L’indomani si fa tappa a Gardaland per trascorrere una spensierata e allegra giornata tra giochi e divertimenti e ritornare così un po’ tutti bambini…
Verona è la meta del terzo giorno di viaggio: una guida competente ci accompagna per le vie del centro storico, tra antiche strade romane e residenze signorili, sino all’immancabile visita della casa di Giulietta, dove il tempo sembra essersi fermato. Una foto ricordo sul balcone e via a visitare l’Arena, celebre anfiteatro romano, costruito agli inizi del I° sec. d.C.
In seguito si parte verso Vicenza presso il Santuario di Monte Berico che dal colle domina la città. La costruzione della chiesa è legata all’apparizione della Madonna che intorno al 1400 fece cessare l’epidemia di peste. Qui padre Quintino celebra la S. Messa in una atmosfera di raccoglimento e devozione.
L’altra tappa prevede la visita della città di Venezia. Dalla bellissima piazza S. Marco, accompagnati dalla guida, seguiamo un itinerario particolare e suggestivo che ci porta verso la parte più antica e meno nota, fra i canali e le calli della città lagunare.
Più tardi, in battello, andiamo a visitare l’isola di Murano, rinomata per la lavorazione artigianale del vetro. In una fabbrica tradizionale osserviamo l’arte della soffiatura del vetro e portiamo a casa dei graziosi souvenir come ricordo.
L’ultimo giorno siamo a Padova. Di buon mattino, ci ritroviamo nella Basilica del Santo, raccolti in preghiera col nostro Parroco che concelebra la S. Messa. Infine, ciascuno di noi si accosta con devozione all’Arca del Santo, insieme ai numerosi pellegrini che quotidianamente vi si recano a pregare.
Si conclude così un bel viaggio, che ha dato la possibilità a tutti noi, non solo di vedere dei posti stupendi, ma di condividere con altri momenti di riflessione, di preghiera, di serenità e svago.
Ringraziamo padre Quintino per l’organizzazione ineccepibile sotto ogni aspetto, la presenza discreta, ma attenta, verso ciascuno di noi.
Da evidenziare anche la disponibilità dimostrata da Fabio, che ci ha sempre accompagnato con grande cortesia.

Pierina e Pierino

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Lourdes terra della speranza

Il 16 Luglio Bernardetta si reca in incognito alla grotta, ma assiste all’apparizione dall’altra sponda del Gave, essendo l’accesso alla grotta impedito da una palizzata. L’apparizione avviene all’inizio del rosario ma non dice nessuna parola.
Da allora Bernardetta non ha più visto la Madonna in questa vita.
(Lourdes 16 luglio 1858 – Diciottesima e ultima apparizione)

Io vado a Lourdes dal 1984, in media ogni anno, si ché posso dire che Lourdes è la mia seconda casa, perché conosco ogni angolo della sua terra, terra benedetta, terra di Maria.
Quando ti avvicini alla Grotta senti che il soprannaturale ti viene incontro, ti avvolge. La Madonna non vi appare più eppure li ha lasciato la Grazia della sua presenza misteriosa ed efficace.
Dal muretto al di qua del fiume Gave, dove amo sedermi per meditare, con gli occhi rivolti verso la Grotta, nell’incavatura che porta la scultura di lei, l’Immacolata, vedo passare una fila interrotta, quasi una fiumana, di gente dolorante e supplicante, tormentata nello spirito, spesso con impresse nel corpo le stimmate del male, purificato dal dolore; ma in ognuno c’è tanta radiosa fede alimentata dalla speranza di una attesa, protesa verso l’eternità.
Rivedo tutta questa gloriosa processione per l’Esplanade, di giorno col Cristo vivente fra gli ammalati e la notte con le fiaccole accese nella trepida speranza dell’attesa perché la Madre Celeste venga incontro ai suoi figli! Lei che prodiga il suo amore materno e misericordioso per tutti, che parla con il linguaggio che solo il cuore di una Madre conosce.
Bernadetta ripeteva sempre: «La grotta era il mio Cielo!»
Naturalmente è la grotta il punto focale di ogni mio pellegrinaggio. Sembra di essere li dinnanzi tanto mi è nitida nei particolari quella grotta di Massabielle dove il fiume Gave lento e silenzioso passa dinnanzi ad essa quasi in riverente preghiera di ringraziamento.
Questa Grotta ha la bellezza selvaggia di un luogo che nessuna mano d’uomo ha lavorato; questa grotta, nata dal vento, dalle onde del fiume Gave e dai sollevamenti del terreno, abitata dal mormorio di una Sorgente fresca e zampillante è diventata uno dei luoghi più amati dal pianeta. In questo luogo c’è la Roccia resa lucida per le tante mani leggere, avide, straziate, rugose, scivolate sulla sua superficie. E’ in questo luogo che si opera la salvezza intima tra ogni pellegrino e la beata Madre di Dio.
Intorno alla Grotta traspare chiaramente la spiritualità di Lourdes, centro mondiale di pellegrinaggi mariani. Tutto parla di Lei, dei ricordi del tempo delle apparizioni, di Bernadetta quella umile fanciulla non colta, non ricca, ma piena di amore di Dio e di ingenuo candore: le basiliche e i loro interni, i nuovi mosaici sulla facciata della basilica del Rosario realizzato da Padre Rupnik che illustrano i misteri luminosi in omaggio a Giovanni Palo II dove egli aveva meditato i misteri della luce il 14 Agosto 2004 durante il suo pellegrinaggio; la processione «aux flambeaux» (con le fiaccole); la via Crucis su per la collina nella folta foresta con i gruppi bronzei stagliati sullo sfondo della ricca vegetazione, luccicanti e scolpiti con arte. Le piscine dell’acqua sacramentale e taumaturgica con le barelle, le carrozzelle, nell’attesa di colui… che spera la salute in quell’acqua.
La Lourdes del rovescio della medaglia, con i suoi commerci propri dell’uomo, gli alberghi, i ristoranti numerosi dalle mille forme e dai mille colori. Le vie e le case della vecchia Lourdes arroccate attorno al vecchio castello “Le Chateaux Fort” dove da 150 anni milioni di pellegrini da tutto il mondo vi si recano (per il Giubileo del 2008 sono pervenuti dieci milioni di fedeli).
Tutti i continenti vi sono rappresentati, ma tutte le nazionalità che si trovano a Lourdes si fondono in un’unica comunità che si inginocchia davanti alla Vergine Incoronata, mette le braccia in croce recita il rosario, accende un cero, beve alle fontane, segue la via Crucis.
Tutti si abbandonano fiduciosi come bambini tra le Sue braccia, con tutta la devozione di Fede e di Speranza. Tutti la invocano come figli che hanno bisogno della mamma per muovere i primi passi nel cammino incerto della vita, per imparare a camminare bene e dirigere i passi verso Suo figlio Gesù!
Lourdes mi è motivo di tanta devozione, vorrei che tutti la conoscessero, che tutti la vedessero per addentrarsi in quest’angolo di Paradiso che ci prepara alla gioia della vita futura per entrare nella beata patria di Colui «che solo Amore e Luce ha per confine». Il messaggio della Vergine dato a Bernardetta ha un suo contenuto essenziale in queste parole: «Io voglio che venga molta gente, voglio che si venga qui in processione».
«Io credo – diceva uno scrittore non cattolico – che Lourdes è una manifestazione della bontà di Dio verso un mondo che ha sempre più bisogno di Lui».

M.A. Piu

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