Il fantastico mondo di Disneyland Paris

Partenza prevista per le 16.30 del 05 settembre 2009.
Dopo aver accuratamente preparato le valige, l’ultimo giorno veniamo avvisati che in Francia il tempo è completamente diverso dal nostro: mentre qui c’è un caldo soffocante, lì la gente va in giro con il cappotto e l’ombrello in tasca.
Perciò bisogna riaprire la valigia per dargli un ultimo tocco finale; anzi, io direi, per svuotarla quasi completamente per sostituire le magliette a mezza manica e i pantaloncini corti con un bel golfo di lana e un bel paio di pantaloni caldi.
Fatto ciò, guardando la valigia dopo averla ben chiusa, penso di partire per un viaggio di sperimentazione medica con argomento “il pronto soccorso”.
Infatti a giudicare dal mio bagaglio non si direbbe proprio che parto per divertirmi in quanto da ogni parte si vede spuntare una salvietta di disinfettante, un flaconcino di Amuchina o mascherine. Tutto per questa nuova influenza che diffonde terrore ovunque.
Dopo aver affrontato i problemi della folla in aeroporto, finalmente saliamo in aereo e… si parte!
Eccoci a Parigi, capitale della Francia: appena arrivati rimaniamo con gli occhi sbarrati dalla grandezza di quella metropoli.
Tutti in albergo: credete che abbiamo dormito quella notte? Ma non pensatelo nemmeno.
Siamo arrivati in hotel circa all’una di notte, ma fino alle quattro non abbiamo chiuso occhio, almeno certi volevano dormire ma non ci sono riusciti perché venivano disturbati, gli altri al contrario erano entusiasti di poter fare le “ore piccole”.
L’indomani, assonnati, ci dirigiamo verso il parco divertimenti col nome di “Disneyland Paris” un posto grande quanto una città intera. Lì abbiamo l’occasione, oltre che di fare tanti bellissimi giochi, di conoscere i più importanti personaggi della “Walt Disney” e la loro storia.
Un luogo pieno di divertimento e di emozioni fantastiche; è proprio il caso di chiamarlo un mondo dove i desideri diventano realtà.
Dopo aver trascorso due giorni da favola, la terza e ultima giornata la passiamo in giro per Parigi, esplorando tutte le grandi opere che rendono grande questa città, per esempio la Tour Eiffel, il museo del Louvre e tanti altri.
Dopo una stancante mattinata, mangiamo frettolosamente e ci dirigiamo all’aeroporto per ripartire per la Sardegna.
Il viaggio non è stato tranquillo come all’andata, un po’ di turbolenza ci è venuta incontro, ma niente di particolare.
Arrivati ad Alghero saliamo in pullman e mezzo addormentati ci avviamo verso Pozzomaggiore.
Finalmente dopo un’ora di viaggio eccoci arrivati a destinazione tutti pronti per recuperare le parecchie ore di sonno saltate per tre notti di seguito.
Anche questa gita è passata e adesso noi ci vediamo il prossimo anno per un altro favoloso viaggio alla scoperta dei posti più belli!

Elisabetta Filippi

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Ad un mese dalla tragedia finalmente qualcosa si muove

Giusto alcune informazioni di servizio per fare il punto della situazione in essere dopo quel tragico 23 luglio. Ci lecchiamo ancora le ferite inferteci dalle azioni sconsiderate e scellerate di alcuni nostri infelici e sicuramente balordi fratelli, che ora vivono un continuo e affannoso momento di rimorso, persone alle quali personalmente, e credo anche voi, non auguro assolutamente niente, che si porteranno per il resto della loro vita il macigno della responsabilità di aver causato la morte del povero Mario Piu, collassato la nostra già precaria economia, disturbato la nostra quotidianità, la nostra pace e le nostre speranze. Ma noi tutti lo abbiamo promesso nell’emozione del momento e lo confermiamo oggi, risorgeremo a nuove speranze, andremo avanti, faremo rinascere una nuova economia anche perché, come son solito affermare alla fine delle sedute di Consiglio, nihil difficile volenti (nulla è arduo per colui che vuole).
Il Governo nazionale, e questa è la notizia che attendevano, nella seduta del 3 settembre, ha dichiarato lo stato di emergenza per gli incendi che il 23 e 24 luglio avevano devastato ampie aree della Sardegna, accogliendo quindi l’istanza rivoltagli dalla Giunta Regionale alla quale il Comune di Pozzomaggiore aveva immediatamente richiesto simile riconoscimento; ora aspettiamo i finanziamenti straordinari per far fronte ai danni più urgenti. Quello del Consiglio dei Ministri è un segnale importantissimo che riconosce la tragedia umana e ambientale, nella sua giusta dimensione.
La sensibilità e la vicinanza dimostrata fin da subito dalla Regione si sono oggi concretizzate con la decisione di approvare la richiesta di stato di emergenza, dal quale ci stiamo faticosamente rialzando; le imprese agricole, e non solo, hanno avuto danni ingentissimi e la Regione si è mossa come non mai stanziando 3 milioni di euro nel collegato alla finanziaria e consentendo con uno strumento innovativo, il voucher, di provvedere all’acquisto di foraggio e di mangimi per non far morire gli animali; adesso speriamo di avere ulteriori supporti per il lento ritorno alla normalità.
I buoni di acquisto predisposti a tempo di record dai nostri uffici (mi piace complimentarmi con gli impiegati comunali e con i dipendenti di Argea e Laore), in relazione ai fogli di calcolo elaborati dalle agenzie regionali, sono già stati consegnati a tutti i beneficiari perché li negoziassero con i punti di vendita capaci di fatturare. Provvederemo, se del caso, ad anticipare il pagamento delle fatture di acquisto; intanto, speriamo arriveranno presto le attese piogge.
I primi aiuti sono stati destinati agli imprenditori agricoli di cui all’art. 2235 del C.C. ed iscritti come tali alla C.C.I.A.A.. Nel corso degli incontri tenuti a Cagliari abbiamo richiesto il riconoscimento dei danni subiti alle strutture edilizie ed in particolare alle recinzioni, così da consentire la custodia degli animali. La Regione, su nostra richiesta, ha comunicato la disponibilità a modificare i requisiti per l’accesso ai benefici contemplati nel piano di sviluppo rurale, dando priorità in graduatoria agli operatori dei Comuni attraversati dagli incendi, benefici che consentiranno di ottenere il contributo fino al 50% della spesa ritenuta massima ammissibile per l’acquisto delle reti e prevedendo come quota di cofinanziamento l’intervento in economia diretta per il posizionamento delle chiudende.
Nella riunione del 28 luglio e in quella del 2 settembre, ho reiterato la richiesta alla Regione per la traslazione delle scadenze per il versamento dell’acconto IRPEF delle rate dei mutui e degli oneri previdenziali riflessi all’attività aziendale. Ciò che ci consola e ci fa sperare è il fatto che la Regione, il Governo Centrale e gli uffici periferici, hanno promesso fatti e non parole, e noi stessi sapremo realizzare fatti e non parole. Nel prossimo numero avrò cura di informarvi sulla situazione amministrativa e sullo stato di attuazione del programma.
Ne approfitto per augurare ai nostri ragazzi che sabato partiranno per Parigi, in un viaggio programmato dal nostro Assessorato ai Servizi Sociali, buon soggiorno.

Tonino Pischedda,
Sindaco

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Il campo nazionale adulti di Azione Cattolica

Dal 23 al 27 luglio si è svolto ad Alghero, presso la Casa Pier Giorgio Frassati, il campo Nazionale Adulti di Azione Cattolica, dal tema “Questo è il tempo. Adulti non si nasce ma si diventa”. Campo nazionale per responsabili e membri di equipe al quale ho partecipato insieme a Giorgia e Gabriele tra i rappresentanti della Diocesi di Alghero-Bosa.
Una cinque giorni di lavori di gruppo, relazioni, ma soprattutto momenti di confronto e cordialità con tanti amici provenienti dalle diverse diocesi d’Italia.
Il tema del Campo ci ha portato a riflettere a 360 gradi sull’età adulta partendo dal vissuto e dall’esperienza in AC, per vivere da protagonisti le sfide dell’oggi. In una società ormai secolarizzata è necessario formare laici adulti capaci di testimoniare una fede incarnata, amica dell’intelligenza, persone che sappiano percepirsi come soggetti di un itinerario di crescita e non solo destinatari di messaggi, perché la propria esperienza di vita sia condivisa e messa in gioco.
Oggi più che mai è necessario farsi interpellare dalle urgenze formative ed educative per essere veri Adulti, autentici Cristiani che hanno il mondo come casa. Una casa accogliente e rispettosa dell’altro, in cui si sta a proprio agio e in cui ci sono delle regole per poter vivere in pace ed armonia.
Il tutto potrebbe sembrare una sfida, o un volo troppo alto; in realtà è solo l’invito a riflettere e a prestare maggiore attenzione alle persone adulte, una risorsa del nostro tempo e soprattutto delle nostre comunità cristiane. Risorsa da valorizzare da aiutare nella crescita costante e soprattutto da accogliere, “Accogliere con Gioia” come ci richiama il tema dell’Azione Cattolica per l’anno 2009-10.

Tony Calaresu

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Fuoco assassino?

“Comunità” vive e ricorda
Un numero speciale di “Comunità” per ricordare, riflettere sui fatti accaduti a Pozzomaggiore il 23-25 luglio u.s., e perché rimanga a ricordo negli archivi della Parrocchia.
Fatti che hanno scosso, turbato e segnato profondamente tutta la comunità di Pozzomaggiore.
Abbiamo vissuto con trepidazione e ancora portiamo davanti ai nostri occhi il fuoco sterminatore che ha trasformato le nostre terre, le ha rese un “paesaggio lunare”, oserei dire un cimitero: terre senza vita che ti lasciano dentro tanta tristezza e tanta “rabbia” a pensare che la causa di tutto è l’uomo: l’uomo con la sua cattiveria, la sua irrazionalità, la sua avidità di guadagno facile e ingiusto spesso a discapito degli altri e di una comunità intera.
L’uomo che nelle mani ha un potere enorme: quello di decidere se fare il bene o il male, seminare la vita o la morte; quello di spargere attorno a se terrore, inquietudine, sfiducia, preoccupazione o magari anche disperazione.
Veramente faccio fatica a pensare come certe persone possano pensare e compiere certe azioni.
Pozzomaggiore, in tutta questa tragedia che ha investito un po’ tutta la Sardegna, ha avuto la sorte peggiore sacrificando sul campo infuocato anche il nostro carissimo compaesano Mario: il quale poco prima era certamente ignaro della sorte tremenda che gli sarebbe piombata addosso proprio lì nella sua campagna dove tutti i giorni andava per attendere, custodire il proprio gregge, come fa ogni buon pastore.
Pozzomaggiore e tutta la Comunità è in lutto perché vede scrivere una delle pagine più tristi e sconfortanti della sua storia.
Voglio far giungere a tutta la Comunità, a tutte le famiglie che hanno perso quanto con anni di sacrificio, rinunce, laboriosità, erano stati capaci di costruirsi, e che in un attimo hanno perso tutto, si sono trovati in ginocchio solo per la volontà di alcuni criminali che di umanità non hanno proprio niente e che ci rifiutiamo di considerarli componenti della famiglia umana.
Non sono “uomini”: perché l’uomo è “immagine di Dio”: capace di amare, di ragionare, di essere solidale; e non un “bruto” che semina terrore e gode del male che fa agli altri.
Coraggio, pozzomaggioresi: abbiate la forza e la fiducia in voi stessi, nelle vostre capacità di reagire alle disavventure. Abbiate la forza di rincominciare daccapo.
Il Signore non vi abbandonerà. Sentiamoci più che mai uniti e solidali. (altro…)

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