Un ulivo, quale augurio di un futuro ricco di serenità e pace, crescerà insieme ai bambini nati nel 2010

Il 19 marzo, Festa del Papà, in una gioiosa giornata riscaldata dal primo sole primaverile, si è svolta la consueta cerimonia di piantumazione di un albero per ogni bambino nato nel 2010.
Si sono dati appuntamento, accompagnati dagli orgogliosi genitori, dai nonni e dai fratelli maggiori, presso la sala consiliare, i piccoli: Arianna Calaresu, Michela Calaresu, Valentina Casule, Maria Pina Cau, Emanuele Corongiu, Lorenzo Cossu, Rebecca Cuccuru, Giuseppe Devino, Hiba El Abbi, Anna Madeddu, Giada Manai, Alessia Manca, Cristian Manca, Gaia Nuvoli, Daniele Oppes, Federico Raimondo Oppes, Alberto Piga, Francesca Pilatu, Bernardetta Piu, Francesca Rosas, Michela Rosas, Marco Soro, Sofia Soro, Gloria Usai, Giuseppe Usai, Veronica Vacca.
Madrina della cerimonia la dott.ssa Luisa Iervolino, ginecologa, che probabilmente ha fatto nascere la gran parte dei bambini festeggiati.
Il sindaco in apertura ha chiesto ai presenti un momento di raccoglimento per amplificare nella sala l’inno nazionale, quindi ha consegnato a ciascuna famiglia la bandiera italiana, raccomandando di custodirla in casa nel posto più importante, invitandoli ad educare i figli al rispetto per il tricolore, onorarlo e difenderlo sempre.
Ha quindi sollecitato i genitori ad essere premurosi, severi, di far crescere i figli rispettosi, studenti modello, orgoglio per loro stessi, soddisfazione per gli insegnanti, veri amici dei loro compagni, degni cittadini del domani, morigerata futura classe dirigente.
Infine ha augurato ai bambini di poter conoscere i figli dei figli dei loro figli, e di ritrovarsi tutti e 26 il 19 marzo 2111 sotto quegli alberi cresciuti rigogliosi grazie alle loro cure, anche col bastone e le dentiere traballanti.
E’ seguito l’intervento di padre Quintino, che ha sollecitato i genitori ad essere tali con coraggio e determinazione.
In conclusione il sindaco, assistito dall’assessore Gabriella Santona e dalla madrina, ha consegnato le pergamene con la copia dell’atto di nascita, il verbale di piantumazione e regalato un buono fruttifero postale per invogliare al risparmio.
Poi tutti festosamente insieme a Cae, dove dietro la consulenza degli agenti della forestale di Bonorva, sempre presenti, e la collaborazione di Tottoi Mannu, si è proceduto alla piantumazione degli alberi di ulivo, pianta della pace.
L’augurio di una lunga vita, serena, piena di ogni bene di Dio, ha chiuso la manifestazione.

Atteros annos cun saludu trigu e laore.

(a cura dell’Amministrazione comunale)

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Il Consiglio comunale onora il 150° dell’unità d’Italia

Il Consiglio comunale si è riunito in seduta solenne il 17 marzo per celebrare i 150 anni della dichiarazione dell’unità d’Italia. Il sindaco vestiva la fascia mentre tutti i consiglieri portavano una coccarda tricolore appuntata al petto.
In apertura di seduta il sindaco ha cosi esordito: “tra le tante cose giuste e meno giuste fatte dal governo in carica l’avere dichiarato festiva la giornata odierna merita il nostro apprezzamento. Sarà quello odierno un momento di riflessione, di costruttivo dialogo anche nelle famiglie per ricordare i fatti storici che hanno portato re Vittorio Emanuele II a sottoscrivere l’unita d’Italia. Mi piace pensare alla famiglia riunita insieme a tavola che ascolta le note dell’inno nazionale, l’inno di Mameli, che con le sue magiche parole evoca sentimenti profondissimi di amore patrio. Poiché noi qui riuniti siamo una grande famiglia, tutti impegnati a crescere e pensare ai bisogni del nostro paese, per inchinarci ai padri della patria, vivere il ricordo di 150 di storia italiana, e proiettare il nostro sguardo al futuro, dove i nostri figli saranno protagonisti di un’Italia che si apre all’Europa, e che cammina verso il progresso, alziamoci dunque in piedi e con la mano sul cuore ascoltiamo con riverenza il nostro inno”.
Continuando nel suo intervento il sindaco ha esortato perché la carta costituzionale sia vangelo da leggere, osservare e rispettare; ha sollecitato tutti a ricercare, nonostante le difficoltà, il lavoro, creando impresa, mettendo sul campo tutti gli sforzi e gli stratagemmi per trovarlo forti dell’eredita ricevuta dai padri costituenti.
“Il lavoro – ha affermato il sindaco – deve essere una realtà ripagante, sicuro veicolo di crescita, stimolo e miglioramento della qualità di vita. Siamo o no un popolo, forte, deciso? Dimostriamolo, riuniamoci a coorte, in sinergia di azione e di intenti; la Repubblica – ha continuato – è una e indivisibile, con Roma capitale, non vogliamo altre capitali con leghe più o meno leggere che cercano di sostituire quelle già collaudate, con ampolle riempite in fiumi elevati a simboli improbabili di unione fra regioni residuali alla centralità dello stato”.
Il sindaco ha dichiarato ancora che la costituzione ci consente di professare qualsiasi fede religiosa, di manifestare il nostro pensiero a Pozzomaggiore, a Cagliari e a Civitavecchia, anche se provvedimenti poco pensati delle forze di polizia hanno strattonano i nostri pastori mentre insieme, e con determinazione, chiedevano il riconoscimento di un sacrosanto diritto, quello al lavoro.
Lo Stato, da padre, non può non capire il figlio che reclama il pane.
Il primo cittadino ha auspicato una scuola all’avanguardia, fucina per le nuove generazioni, a prescindere dai turbamenti gelminiani, e una partecipazione attiva alla vita politica, con scuole di pensiero e di formazione e con partiti composti da politici onesti e attenti ai problemi dei cittadini.
Spera, in chiusura di intervento, che nella solenne cerimonia che verrà celebrata il 14 aprile gli studenti incrocino nei loro percorsi didattici i temi del risorgimento, esortandoli a riservarsi il diritto di critica, ma di aderire anche con entusiasmo per comprendere la storia del risorgimento attualizzandola.
L’Italia unita lo è dal 17 marzo 1861. A noi tutti il compito di essere italiani uniti in patria e nel mondo.
Nel suo intervento il consigliere Pietro Biosa ha proposto interessanti riflessioni sui 150 anni trascorsi dall’unita d’Italia; ha ricordato i terribili avvenimenti del Giappone e della Libia, auspicando un’amministrazione unita negli ideali patrii, in sinergia per il bene del paese.
Come sarà l’Italia nel 2061? E ancora poi? Spetta a noi gettare sicure fondamenta, cementate dall’essere italiani, ma italiani veri.
Viva Pozzomaggiore, viva l’Italia.

(a cura dell’Amministrazione comunale)

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Un convegno per celebrare la Festa della Donna

Il 12 marzo la biblioteca comunale ha ospitato un interessante convegno per discutere sul ruolo, la partecipazione e la rappresentanza delle donne nelle istituzioni, nel lavoro, nella società.
L’incontro è stato voluto dall’Assessorato alla Cultura coordinato da Anna Marchesi, che insieme all’assessore Gabriella Santona e con la collaborazione di Carmela Piu, ne ha curato la regia.
In una sala strapiena, adornata con i fiori di mimosa, albero di origini australiane, da sempre simbolo della festa della donna, che emanava un profumo intenso, gradevolissimo e misterioso. Presenti alcuni sindaci del territorio, altri amministratori, i nostri consiglieri comunali, molti quelli della minoranza, il mondo della scuola, dell’imprenditoria, dell’associazionismo e tanti cittadini interessati al partecipato dibattito.
Lavori che sono stati aperti da Anna Marchesi che ha presentato gli ospiti e il contenuto degli argomenti da dibattere.
Hanno parlato: la signora Francesca Ticca, segretario generale della Uil Sardegna, fortemente impegnata nella ricerca di soluzioni agli innumerevoli problemi che fanno soffrire il mondo del lavoro in una regione penalizzata da scelte politiche economiche spesso infelici; la signora Aide Esu, sociologa, docente universitaria, scrittrice di chiara fama; la signora Francesca Barracciu, già sindaco di Sorgono, attivissima deputata regionale. Preziosi e interessanti gli interventi della signora Rosalba Puddu, di Gianni Piu e di altri ancora.
Tutto ebbe inizio, ha detto il Sindaco, a Stoccarda nel lontano 1907 per poi essere affrontato in altre importanti assise, dove fu affrontata la questione femminile e rivendicato il diritto all’elettorato attivo e passivo. In relazione a tanto Pozzomaggiore può vantare con Donna Luisa Meloni uno dei primi sindaci donna in Sardegna.
E’ stata ricordata la figura della SdD Edvige Carboni, senza dubbio la figlia più illustre di Pozzomaggiore, per la quale si attende a breve la pronuncia della venerabilità, cui seguirà, si spera, la beatificazione e la canonizzazione; in luglio nel centenario del ricevimento delle stimmate, saranno promossi interessanti convegni sulla sua figura mistica.
Quindi in chiusura il sindaco ha ricordato con nostalgia e riconoscenza tutte le mamme del mondo, quelle che vivono e quelle che vivono nel ricordo dei figli per averci dato la vita, l’affetto, le loro premure che ci hanno consentito di dare il meglio di noi alla società. A loro il mazzo di mimose più grande del mondo.

(a cura dell’Amministrazione comunale)

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Gli ultimi aggiornamenti sull’attività dell’Amministrazione Comunale

Riprendo volentieri a comunicare con i cittadini sulle vicende amministrative, non senza ringraziare il nostro parroco P. Quintino per la sempre dimostrata attenzione ai problemi dell’Amministrazione comunale, mettendo anche a disposizione uno spazio nel mensile parrocchiale “COMUNITA'” che da ben 14 anni viene, e con grande tiratura, pubblicato in proprio, ottenendo da sempre lusinghieri risultati per il contenuto profondamente religioso, sociale e informativo.
Dicevo di un giornale di informazione che entra, nel cartaceo, in tutte le famiglie di Pozzomaggiore, e mediante internet rimbalza le notizie in tutto il mondo.
Consentitemi di ringraziare per l’impegno dato a tutto campo, oltre che P. Quintino, Davide Meloni, che si occupa di organizzare ed impaginare i contenuti, insieme a tanti altri volontari collaboratori, riuscendo a dare alle stampe il nostro giornalino con la consueta puntualità.
Avere un mezzo di comunicazione è oggi un modo di poter vivere l’argomento, farne parte integrante del proprio pensiero, dare giudizi criticamente costruttivi, portarlo all’attenzione dell’opinione pubblica.
E lo stesso favorevole giudizio che ho per l’altro periodico di informazione locale “La Vostra Voce”, curato nei particolari dal gruppo di opposizione consiliare; è un modo di conoscere anche l’altra campana, un momento più o meno critico delle vicende amministrative, delle sedute consiliari, dei fatti socio/economici e sociali del nostro paese e non solo. Lo leggo sempre molto volentieri.
Ben vengano, quindi, queste iniziative, i cittadini hanno cosi l’opportunità di conoscere, di approfondire, di dare collaborazione, giudizi, proposte, consigli, proprio per il principio consolidato che la collaborazione popolare è assolutamente necessaria per poter amministrare bene il nostro Comune.
L’informazione ha un impatto notevole sulla vita quotidiana e il suo appropriato uso pone problemi etici di rilievo in particolare se non viene impastata bene insieme alla componente essenziale che è la riservatezza e l’interpretazione autentica del pensiero che la ha generata. Pertanto, deve essere sempre comprensibile, facilmente elaborabile, non sibillina, altrimenti si rischia di cadere nella disinformazione.
Questo è quello che si propongono di fare i giornali, le televisioni, e quindi i nostri due giornalini locali dove tutti hanno l’opportunità di dire la loro democraticamente e liberamente, dono/diritto che ci è stato consegnato solennemente 150 anni or sono quando venne proclamata l’unità d’Italia; 150 anni di storia, di avvenimenti, di personaggi, di “italiani” considerati nelle loro diversità negli usi e nelle tradizioni, uniti in un unico sentimento di comune appartenenza, 150 anni dopo i quali, fatta l’Italia possiamo affermare di essere italiani.
Plaudo all’iniziativa del Governo di dichiarare la giornata del 17 marzo festa nazionale, avremo modo di viverla uniti da un unico pensiero, quello della profonda riconoscenza per chi, immolando anche la sua vita, ha procurato a noi di essere un popolo libero, di poter scegliere, pensare, agire, essere …
Festeggeremo solennemente la ricorrenza il 18 marzo con una seduta straordinaria del Consiglio comunale aperto a tutti, dove saremo tutti attori principali ma in particolare lo saranno i nostri studenti.
Importante sarà il convegno, curato dall’Assessorato alla Cultura e dal servizio bibliotecario, previsto per il 12 marzo per festeggiare la giornata internazionale della donna; si tratterà il tema della partecipazione e la rappresentanza delle donne nella istituzioni, nel lavoro, nella società, al quale parteciperanno la sindacalista Francesca Ticca, la sociologa Alide Esu e il consigliere regionale Francesca Barracciu. Agli interventi seguirà sicuramente un partecipato dibattito.
La discussione si incentrerà anche sui grandi passi compiuti dalle conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, delle discriminazioni e violenze di cui sono spesso oggetto, partendo dall’anno che segnò la svolte alla loro emancipazione, il 1907, quando, in un convegno tenutosi a Stoccarda si affrontò per la prima volta la questione femminile.
A breve saranno proposti ulteriori convegni attualmente allo studio della Commissione Cultura, ricorderemo fra gli altri l’opera e la vita del Gen. Pietro Pinna Parpaglia e di tanti altri personaggi più o meno noti che hanno dato lustro al nostro paese e non solo.
Apposita giornata sarà dedicata al ringraziamento del compianto mar.llo Ernesto Pilo, che aveva disposto la donazione al Comune dopo la sua morte, tramite i suoi figli, di una collezione di animali imbalsamati (214 esemplari), che a giorni, dopo il restauro, sarà visibile nel museo del cavallo. Sono esposti anche, nel piano superiore degli stessi locali, altre 72 opere del nostro concittadino arch. Gustavo Pesarin, professionista di chiara fama, significativo e competente urbanista, estensore del primo P.d.F. di Pozzomaggiore, che hanno quale tema principale il cavallo.
Nello stesso museo possono essere apprezzate le opere del compianto scultore Pietro Paolo Piu, al quale sarà dedicata una giornata di studio.
Il giorno dell’inaugurazione del museo del grano, che si terrà a breve dopo la ricostruzione del mulino donatoci dalla famiglia Deriu, in corso di allestimento nei saloni di Santa Croce, e nel corso di un convegno parleremo del grano come risorsa, del pane tradizionale locale.
Nella prima decade di luglio, in un convegno promosso in collaborazione con l’ISPROM regionale, dell’Università di Sassari e dell’Istituto Zooprofilattico, discuteremo di pastorizia, del latte e dei suoi derivati.
Per quanto si riferisce alla prevenzione socio-sanitaria, in convegni già calendarizzati, si discuterà di dipendenze, di ipertensione, di diabete, di disagi di carattere psichico-mentale, e saranno effettuati screening della mammella, della tiroide, dell’udito e della vista.
Il 19 marzo, giorno della festa del papà, pianteremo un albero per ogni bambino nato nel 2010 e consegneremo ai genitori un libretto di risparmio postale.
Delle iniziative programmatiche, delle opere pubbliche e delle altre iniziative che interessano la nostra comunità ve ne parlerò più compiutamente nel prossimo numero.
Cordiali saluti a tutti i lettori.

Tonino Pischedda,
Sindaco

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