Mai avrei voluto dover chiedere ai consiglieri comunali, riuniti il giorno 28 u.s. per deliberare su importanti argomenti, di osservare un minuto di silenzio per ricordare le 17 vittime dell’alluvione del 18 e 19 novembre che ha devastato almeno 60 paesi della già martoriata nostra isola.
Sardegna provata da precedenti imprevedibili alluvioni, smottamenti, incendi, quasi sempre opera della mano assassina della belva umana che, con atti dolosi, violenti, subdole omissioni, progettazioni allegrone e lavori eseguiti con superficialità, ne minano la stabilità e la sicurezza.
Cleopatra ci ha lasciato i nostri morti da seppellire, enormi ferite che sanguineranno per tanti anni ancora. Le popolazioni di quei 60 comuni hanno bisogno di aiuti, non di sole parole ma di fatti concreti, di braccia forti e volenterose che le sostengano e le aiutino a riemergere.
Nelle ore immediatamente successive al disastro, decine di pozzomaggioresi mi hanno comunicato di essere disponibili per spalare il fango dalle strade invase, specialmente della città di Olbia e la ditta Mario Pala ha messo a disposizione il pullman per trasportare i volontari. Li ringraziamo anche se poi l’amministrazione comunale di Olbia ha comunicato che non erano più necessari.
Pozzomaggiore, e non v’era ombra di dubbio, ha risposto subito con grande determinazione e sollecitudine al grido di dolore dei nostri sfortunati fratelli.
L’Associazione Intercomunale Culturale Isperas ha organizzato una raccolta di generi di primissima necessità, di cibi a lunga conservazione. La raccolta è stata veramente fruttuosa: in tanti hanno conferito i generi richiesti. Ben tre camion colmi di materassi, reti, cuscini, lenzuola, vestiti e alimentari sono stati conferiti ai centri di raccolta. Grazie veramente alla Associazione Isperas, ai volontari, alla ditta Ortu Paolo e Antonello che hanno messo a disposizione il loro mezzo alla ditta Al.An. Color che ha donato un carico di vernici per interni prodotti dal proprio stabilimento, un contributo importante lo hanno dato Tore Oppes e Giovanni Spanu, la Pro-Loco, l’AVIS, il coro di Pozzomaggiore. Mi scuseranno i tanti altri che non ho citato.
Fin da subito è stata promossa una raccolta di fondi dal Comune, la parrocchia e la Caritas. Nella casa comunale e in parrocchia sono sistemate scatole per la raccolta di soldi che saranno comunque elargiti tramite i canali autorizzati.
Il nostro parroco padre Quintino ha sollecitato ripetutamente tutti alla solidarietà e ci ha chiesto di essere vicini a quanti sono nel dolore e nel disagio con le preghiere.
Un plauso alla Dirigente scolastica che ha promosso una raccolta di prodotti per bambini fra le scuole di Pozzomaggiore e Bonorva e che la ditta Meloni di Padria ha provveduto a portare ad Olbia.
Una raccolta di fieno è in atto presso il Galoppatoio comunale.
E’ commovente vedere il via vai di mezzi carichi di balle di fieno. Grazie alla disponibilità delle ditte Cossu Tore, Cossu Salvatore e Senes Tore, il fieno è stato consegnato a Irgoli, Bitti e Onanì. Un altro carico di almeno 25 balloni di fieno è pronto per essere conferito presso i comuni che ne faranno richiesta.
Un grazie sincero anche a tutti gli artisti (Elva Lutza, Beppe Dettori, Francesco Piu, Dislocation Blues, Mariamarì, World Beat, Alessandro Azara, Soul Brothers, Mauro Mibelli, Gamas Rebeldes, Capside, Blujuice, Squonk, Appaches, Mr. Wine, Max Tosi, Red Mount e Flower Child) che si sono succeduti sul palco del Salone di Santa Croce il 29 novembre. La serata è stata molto partecipata e il ricavato sarà devoluto dopo l’analisi dei bisogni, anche in questo caso tantissimi commercianti e artigiani hanno fatto omaggio dei prodotti che poi sono stati rivenduti durante la serata.
Apprezzabile la proposta di raccogliere coperte vecchie e pedane da mandare ai canili dove sono ospitati centinaia di cani.
I consiglieri comunali hanno devoluto i gettoni di presenza per impinguare il fondo di solidarietà.
Insomma Pozzomaggiore c’è, continuerà ad esserci sempre con l’orgoglio e la solidarietà che ha sempre avuto.
Grazie di cuore a tutti.
Tonino Pischedda