Dialogo con l’incaricata regionale dell’Azione Cattolica
Sabato 10 dicembre il settore adulti dell’Azione Cattolica parrocchiale, proseguendo il cammino già intrapreso nel mese di novembre, si è incontrato per approfondire l’importanza della crescita personale, e soprattutto come gruppo, attraverso un testimone d’eccezione, qual’è la responsabile regionale del Settore Adulti, Giovanna Casu.
L’incontro ha voluto rappresentare un ulteriore stimolo per i soci adulti che avvertono l’esigenza di una più approfondita maturazione personale, ma è stata anche l’occasione per incontrare nuove persone, mai avvicinatesi al gruppo, che hanno avuto così l’occasione di ascoltare una riflessione sul ruolo del laico adulto all’interno della comunità.
Nel suo intervento la responsabile regionale ha delineato i tratti dell’adulto, partendo dall’analisi del contesto sociale in cui vive, opera e stabilisce relazioni: dell’adulto più giovane, caratterizzato da un senso di sfiducia verso la società conseguenza di uno stato di precarietà lavorativa, o di totale assenza del lavoro, e che si riflette anche in effimeri rapporti affettivi e di difficoltà ad intraprendere scelte vocazionali durevoli; e sia di quello più avanti negli anni, caratterizzato da una visione più pacata della vita, immerso nel presente con la passione del futuro e custode delle radici del passato, e che talvolta «…si trova nel buio della prova ma cerca e sa trovare zone di luce…»; sono questi gli adulti che tengono viva la speranza.
La sua esposizione si è incentrata sul processo di crescita dell’adulto, inteso come impegno e dovere; egli, infatti, è chiamato ad essere una persona autentica, riconciliata con la vita, che si sente padrone delle proprie esperienze, capace fare discernimento della propria coscienza, e di utilizzarla come luogo di libertà e unità. L’adulto è una persona vera e conformata a Cristo; la sua fede non è soltanto credere ma anche voler conoscere, approfondire la conoscenza del Figlio che ci rivela il progetto del Padre.
Lo stile di vita del credente si deve notare. Il cristiano non si sente mai arrivato; deve diventare esperto di umanità, capace di scrivere ancora oggi pagine di vangelo; consapevole del fatto che non ci si può salvare da soli. Appassionato dell’oggi e non abbarbicato ai modelli di 40 anni fa, vuole contribuire a migliorare il mondo, spendersi per questa nostra terra e per questo nostro tempo.
Il gruppo, allora, oltreché dimensione privilegiata per la crescita e la formazione, rappresenta anche il luogo per l’azione, in cui ciascuno è chiamato a mettersi in gioco e a trafficare con i propri talenti; nel gruppo si è sollecitati a mettere in comune ciò che si ha e a donarsi per ciò che si è.
Vivere il gruppo significa impegnarsi a crescere nella fede, in un cammino che si sviluppa ogni giorno: far conoscere Cristo, aiutare a riscoprire la fede per viverla in maniera matura e consapevole, essere testimoni del nostro tempo leggendo gli eventi alla luce del vangelo.
La numerosa partecipazione all’incontro da conferma, a noi che lo abbiamo pensato e voluto, della necessità avvertita dagli adulti di un luogo in cui potersi confrontare, arricchendo il proprio percorso di formazione; che non necessariamente deve essere limitato al contesto parrocchiale ma che può allargarsi ai vari ambiti della vita civile.