Il coro a Parigi: un successo!

Numerosi i sardi che hanno accompagnato la nostra esibizione entusiasmando la platea.

E’ stato un grande successo, otto minuti di scroscianti applausi, per ben due volte il nostro Direttore è stato richiamato sul palco per ricevere l’omaggio del pubblico che ha assistito al concerto che il nostro coro ha tenuto a Parigi nella maestosa Sala dei Concerti della Cité de la Musique.
Nel corso della serata ci siamo sentiti orgogliosi di essere sardi prima e pozzomaggioresi poi e siamo stati ripagati di tanti sacrifici fatti per arrivare in quello che, senza tema di smentita, è considerato il tempio della musica e al primo posto in Europa.
Subito dopo l’arrivo all’aeroporto di Orly, dopo una notte passata a Sartene in Corsica, dove ci siamo uniti agli amici corsi, ci siamo diretti nel confortevole albergo riservatoci dagli organizzatori del concerto. Alle 15.00 incontro alla Cité con l?amico Jean Paul Poletti e quindi prove di vocalizzazione, armonizzazione, di luci, riprese televisive, interviste.
Alla sera tutti presto a letto per una sana e ristoratrice dormita.
Il 20 Gennaio, giorno del concerto, ripreso anche dalla Tv di Stato, presenti 20 giornalisti accreditati, il Ministro della Cultura transalpino, il principe Napoléon (erede diretto del più famoso Bonaparte), altre cariche istituzionali, nonché il nostro sindaco Giovanni Tanda e il Consigliere Provinciale Sandro Fara, gli amici dei circoli sardi di Parigi e di Annemasse, resterà negli annali della storia del Coro.
Abbiamo presentato nei brani eseguiti quelle che sono le caratteristiche fondamentali del canto dialettale sardo-logudorese che si differenzia perché viene eseguito anche a 7/8 voci differenti contro le 3/4 delle altre zone dell’Isola. Tutti i brani sono stati musicati e arrangiati dal Direttore Piergiorgio Masia e da Mariano Cazzari e molti scritti dall’amico poeta Antonio Maria Pinna e da Billia Fara.
Prossimi appuntamenti del coro: Cantigos in sas Carrelas per la settimana santa; Roma per un grande concerto e Dublino (Irlanda) per Ichnos.; poi Pisa, Valle d’Aosta e Les Mans (Francia).

Tonino Pischedda

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


Il periodo di verifica reCAPTCHA è scaduto. Ricaricare la pagina.