La Giornata Mondiale della Gioventù a Madrid
Siamo partiti da Pozzomaggiore in quattro e raggiunto il gruppo di Padria e Mara, carichi di entusiasmo e bagagli, diretti verso la jmj spagnola per immergerci in un’immensa folla di giovani cattolici che come noi hanno risposto all’invito del Santo Padre a trascorrere una settimana di preghiera, catechesi, canti, bandiere, inni, invadendo le strade di Madrid.
Potremo stare delle ore a raccontare dei ritardi aerei, delle notti insonni in sacco a pelo, delle docce gelide e della mancanza d’acqua… senza contare i 41°C fissi, ma quello che è rimasto in noi è molto altro e ora proveremo a raccontarlo.
Per esempio la condivisione di questa esperienza con i 160 giovani della nostra Diocesi, ragazzi provenienti dalle varie realtà parrocchiali, con età ed esperienze personali molte diverse, ma nonostante tutto siamo riusciti a diventare un gruppo unito perché in quell’avventura eravamo spinti dallo stesso scopo, cioè incontrare Gesù. Con loro abbiamo superato i disagi, condiviso momenti di preghiera, fatica, ma soprattutto tanta allegria.
Le ricche Catechesi mattutine vissute con i ragazzi della diocesi di Teramo-Atri e Bari, per tre giornate, in una Parrocchia alla periferia di Madrid; dopo le lodi, tre diversi Vescovi hanno analizzato e sviscerato il tema di questa jmj 2011: “RADICATI E FONDATI IN CRISTO, SALDI NELLA FEDE” (Col. 2,7). Abbiamo riflettuto sull’importanza che ha nelle nostre vite l’incontro con Gesù, non come entità astratta ma proprio come persona viva, su come deve essere costantemente alimentata la fede e come per nutrirla un giovane cristiano non possa prescindere dalla lettura dei Vangeli e dall’Eucarestia. Tutti i relatori sono stati concordi nel dirci che la fede non può essere solo qualcosa di intimo e personale ma che va portata fuori dalle Chiese, dimostrata in ogni gesto della giornata, la parola “chiave” è TESTIMONIARE. Grande è stata la testimonianza di fede data in quelle giornate a Madrid ma tutti sappiamo che la sfida è quella di dare testimonianza nelle nostre case, parrocchie, e città.
La vicinanza con i giovani del mondo, in particolare con quelli provenienti da Paesi di cui spesso sentiamo parlare solo per tragedie, disastri o guerre. Negli occhi dei giovani dell’Iraq, del Libano, di Haiti, per i quali non è così scontato essere Cristiani, abbiamo visto una scintilla di entusiasmo e di speranza.
Il silenzio che 2 milioni di persone sono riusciti a creare durante la Veglia, davanti all’ostensione del Santissimo Sacramento. Momento di grande raccoglimento avvenuto subito dopo la tempesta: lì si è percepita la profonda spiritualità dei giovani dinanzi a Cristo, in contrasto con le numerose accuse di relativismo che molto spesso ci vengono mosse.
L’intima commozione provata la domenica durante la Messa conclusiva, perché mentre tutto il mondo nell’enorme distesa di Cuatro Vientos celebrava la Messa con il Papa, noi 160 di Alghero-Bosa ci siamo trovati in un refettorio di una scuola materna dalla parte opposta della città; ma mai potevamo essere più vicini e in comunione a tutti gli altri giovani e al Santo Padre come in quel momento. Questo episodio sicuramente particolare ha fatto riflettere molti di noi su ciò che è veramente importante vivere di una Giornata Mondiale della Gioventù. Per quanti sono andati a Madrid a vedere il Papa da vicino, a visitare la città o magari a essere inquadrati dalle telecamere… Beh per loro sicuramente la jmj è stata una delusione! Per tutti quelli, e sono decisamente la maggior parte, che hanno partecipato per vivere un pellegrinaggio con i giovani del mondo, dove le differenze culturali, sociali, di lingua si annullano completamente per essere accomunati tutti dalla stessa fede, dove la presenza del Signore è tangibile in ogni momento, per loro questa è stata una fantastica esperienza di vita. Inutile dire che per noi è stato così, e gli amici, i ricordi le immagini di quelle giornate saranno per noi indimenticabili.
Il Papa ha rinnovato l’invito ai giovani del mondo a Rio de Janeiro nel 2013: non sappiamo se parteciperemo a quell’evento, ciò che ci auguriamo è di vivere un’altra Giornata Mondiale della Gioventù con la stessa gioia e soprattutto con molti, moltissimi altri giovani della nostra parrocchia.
I pellegrini
Daniele, Donatella, Chiara e Francesca