A più d’uno dei fedeli la sera del 14 settembre u.s. sarà balenato per la mente che la S. Messa in onore della Santa Croce, celebrata all’interno dell’omonima chiesetta, potesse aver assunto in qualche modo una specie di “potere evocatore” di quella abbondante e benefica pioggia scaturita dopo il momento dell’elevazione e scrosciata poi per l’intera serata. Non a caso, infatti, in altri tempi, i nostri padri, al perdurare della siccità, nella stessa Chiesetta, invocavano la pioggia con suppliche e preghiere attivandosi a rimuovere dall’altare il nostro grande crocefisso altrimenti detto “Babbu Mannu” e portarlo in processione. Immancabilmente tuoni e fulmini non si facevano attendere troppo, mentre una copiosissima pioggia cominciava subito a irrorare campi e pascoli ponendo fine alla triste calamità.
La stessa sera, all’imperversare del diluvio, noi confratelli disposti intorno all’altare durante la celebrazione, abbiamo avuto la netta sensazione di essere come protetti dalla paterna bontà di Dio. Questo forse perché ci si trovava quasi sotto le braccia, le grandi braccia amorose del nostro “Babbu Mannu” con le quali pare voler indicare che Egli dalla croce abbraccia proprio tutti, senza riserva alcuna.
Durante la stessa celebrazione il nostro P. Quintino ha reso noto il risultato delle votazioni tenutesi il giorno 9 in seno alla Confraternita per il rinnovo delle cariche.
I risultati sono i seguenti: Priore Graziano Arru, vice-Priore Salvatore Ezzis, cassiere Pier Paolo Filippi, segretario Gigi Usai.
I Confratelli