Sono venuti da ogni dove, dalle Puglie, da Torino, da sperduti paesi della nostra isola per rincontrasi, riabbracciarsi, raccontarsi 125 fedales classe 1937 (di ferro naturalmente) presenti fra i 105 nati. Superemozionati, sorridenti, si sono dati appuntamento nanti il sagrato della parrocchiale alle ore 9 del 20 luglio, 1705 anni tutti insieme, 601.375 giorni vissuti, nella gioia, nel dolore, indimenticabili alcuni, da dimenticare altri ancora.
105 nati, 50 maschi, 52 femmine, tre nati morti. Il primo atto registra la nascita di Salvatore Cannas (nato il 4 gennaio e l’ultimo riporta quella di Salvatore Masala (23/12).
Accolti da un festante P. Quintino hanno voluto iniziare la giornata di festa ringraziando il Signore per tanto dono con la Santa Messa, attorniati da parenti, amici e una comunità parrocchiale in preghiera, accompagnata dai magnifici canti del Coro di Pozzomaggiore che ricordava il decennale della fondazione. Nell’omelia P. Quintino ha sottolineato l’importanza di offrire al Signore tutti i momenti della nostra vita, la riconoscenza per quella vissuta e la speranza per quella che ancora vorrà donarci. Ha gioito nel vedere, lui padre spirituale della nostra comunità, tanti figli uniti in preghiera nella casa comune, presente l’inquilino della porta accanto (il Sindaco accompagnato dalla Giunta comunale).
Un emozionato Gaspare Migoni, poeta in erba, ha letto una poesia (che vi proponiamo), molto bella peraltro, scritta da lui per ricordare l’avvenimento.
Subito dopo il presidente del Coro ha voluto ringraziare per quanto Pozzomaggiore ha fatto e vorrà ancora fare per l’associazione, assicurando l?impegno del Coro per continuare ad essere parte vitale nel contesto socio-culturale della nostra comunità e ambasciatore ovunque della cultura, delle tradizioni, degli usi e dei costumi del nostro bellissimo paese.
Una bellissima poesia del poeta Antonio Maria Pinna (che pubblicheremo) scritta per il decennale del Coro ha chiuso il momento religioso e aperto quello diciamo terreno.
Infatti dopo la solita visita ai coetanei defunti e il canto presso la tomba di Gineddu Carta, i fedales del 1937 hanno raggiunto l’agriturismo Bebbere e il Coro il ristorante l’Elisir dove hanno potuto apprezzare i graziosi cibi sapientemente preparati e offerti. Alla sera tutti in Piazza Maggiore per assistere alle manifestazioni promosse dal Coro di Pozzomaggiore, patrocinate dal Comune, dove folclore, buon canto, sorprese (ci hanno onorato della presenza il Presidente Pili ed alcuni assessori e consiglieri regionali, oltre ad altre autorità), amicizia hanno chiuso una giornata indimenticabile. Auguriamo ai fedales del 1937 di poter festeggiare ancora nel 2037 ed al Coro di continuare nella crescita sempre paris. Infine un augurio ai fedales del ’53 che domenica 27 luglio si ritroveranno insieme per festeggiare i loro cinquant’anni; ed anche per loro ci sarà spazio nel prossimo numero di Comunità. Grazie a tutti, quindi, ed auguri di tanta gioia, pace e serenità. E che la benedizione del Signore scenda di ciascuno di loro.
Tonino Pischedda