Il mio piccolo grazie

Dal momento che i tempi che corrono ci stanno sempre più portando (incomprensibilmente ma inesorabilmente) ad una sorta di indifferenza verso tutto e verso tutti, io Mariella Filippi Fancello, sento di voler uscire dal coro e di voler rivolgere un grazie, forse piccolo ma tanto sentito, a tutti voi Pozzomaggioresi per l’accoglienza che mi avete riservata.

Non vi stupisca il fatto che la mia riconoscenza desideri esprimerla attraverso le pagine del nostro giornalino parrocchiale: ho pensato di offrirvela così, molto semplicemente, tramite uno strumento tanto utile, bello e necessario perchè tantissimi di voi, vivaddio, lo leggono. Certo, magari non potrò raggiungere proprio tutti ma… mi affido ad ognuno di voi che leggete affinché estendiate il mio pensiero agli altri.
Forse per voi può apparire del tutto normale l’incontrarsi e salutarsi con tanta cordialità da avere l’impressione (soltanto impressione?…) di ricevere oltre il saluto anche dell’affetto; potrà forse stupirvi il considerare attimi preziosi tutti quei piccoli momenti in cui ci si può soffermare per strada o in un negozio a scambiarsi anche soltanto le classiche due parole. Magari passa inosservato anche il sorriso aperto, cordiale e gentile che normalmente si rivolge a chi si incontra anche solo di sfuggita, ma tutto questo per me ha invece assunto un’importanza ed una bellezza che nel tempo vanno sempre più diventando motivo di grande consolazione e di sprone ad offrire tutto il meglio di me. Già, perché io non sono una di voi, non sono neppure da annoverare tra i nati di Pozzomaggiore che, magari dopo un lunghissimo periodo di assenza, ritornano tra la propria gente. No, io non sono né nata, né mai vissuta qui tra voi eppure… siete stati capaci, da subito, di farmi sentire una di voi!
Se soltanto poteste immaginare quale immenso significato abbia per me ogni vostro cordiale saluto, ogni vostra domanda volta a conoscermi meglio e, spesso, a consigliarmi… penso che gioireste e vi ammirereste esattamente come io faccio nei vostri confronti. Ecco perché, all’inizio, parlavo di un piccolo grazie: perché non riuscirò certo ad offrirvene mai uno tanto grande quanto grande è stata la vostra accoglienza.
Permettetemi, ora, di rivolgere un ringraziamento speciale al Parroco, P. Quintino perché ha osato fidarsi di me come mai avrei potuto immaginare: mi ha, tra gli altri compiti, addirittura affidato quello di visitare gli ammalati della Parrocchia e portar loro l’Eucaristia e anche essi si sono fidati di me e mi hanno accolta ed accettata con tanto, meraviglioso e insostituibile calore! Loderò in eterno per aver ispirato questo Sacerdote a rivolgere un simile invito proprio a me.
Non ritengo doveroso offrirvi il mio grazie, lo ritengo essenziale ed auspico che ad ogni persona, nuova arrivata in questo paese, venga rivolta la stessa calorosa accoglienza. Dal canto mio prego il Signore, che per vostro merito ringrazio quotidianamente, che mi renda degna di questo meraviglioso tributo di affetto che non mi era e nè mi è dovuto ma, vi assicuro, proprio per la sua totale gratuità, mi fa tanto bene al cuore.
Grazie Pozzomaggiore.

Mariella Fancello

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