Andare a Lourdes in pellegrinaggio è sempre un’esperienza che lascia un segno nel cuore e nell’anima, e questo non solo per chi ci si reca per la prima volta, ma anche per chi ci ritorna più volte.
Un gruppo di circa cinquanta pozzomaggioresi si è unito ai 5-6 milioni di pellegrini che ogni anno si recano a Lourdes, un gesto che ha chiesto la Madonna durante le apparizioni “voglio che qui si venga in processione”.
Il nostro è stato un gruppo unito, maturo e vivace, gioioso di pregare e cantare insieme, tutti abbiamo seguito con devozione i vari momenti di preghiera : il saluto alla Grotta delle apparizioni, la Via Crucis, la Processione Eucaristica, la Messa Internazionale nella Basilica sotterranea, e la suggestiva fiaccolata col canto dell’Ave Maria.
Ha colpito tutti il numero enorme di persone presenti, di giovani di ogni razza e lingua, gli ammalati e il raccoglimento durante le celebrazioni, perfetta anche l’organizzazione che offre Lourdes per tutto.
Ottima l’assistenza spirituale del nostro Padre Quintino, sempre presente e cordiale con tutti e della guida tecnica dell’Opera Romana Pellegrinaggi, il sempre-puntuale Ferdinando.
Come comunità parrocchiale non siamo stati solo spettatori ma abbiamo partecipato in prima persona alle varie funzioni religiose: alcuni, Graziano e Laura, hanno avuto l’onore di entrare a cantare nel grande coro della Basilica sotterranea durante la Messa Internazionale, alla processione Eucaristica un pozzomaggiorese in prima fila portava lo stendardo della Madonna di Lourdes, e un altro Pietrino Calaresu portava la grande croce davanti al Santissimo , altri si sono prestati per portare le bandiere o le insegna in altri momenti di preghiera.
Alcuni hanno fatto l’esperienza indimenticabile del bagno alle piscine.
Il più bravo di tutti è stato il piccolo Robertino Oppes , che ha partecipato a tutte le celebrazioni senza stancarsi.
Per tutti noi inoltre rimarrà per sempre il ricordo di aver cantato in sardo Deus ti Salvet Maria nella basilica di Lourdes.
Per tutti è stata un esperienza di fede importante, un occasione per pregare e per meditare sulla propria vita da cristiano, non solo a Lourdes , ma anche nella quotidianità della vita in paese, dove talvolta facciamo prevalere le distrazioni o ci lasciamo andare nella solita monotonia e nell’indifferenza.
Il nostro pellegrinaggio si è concluso con il saluto alla Grotta delle apparizioni,ma non è stato un addio, sono convinto che per molti sarà un arrivederci a Lourdes per un altro anno.
Graziano Arru