Il nostro incontro giovani e giovanissimi di Azione Cattolica, svoltosi il 26/11/2000 nel nostro paese, ha avuto un’affluenza maggiore rispetto alle nostre aspettative (aspettavamo 180 giovani circa e siamo finiti per essere 250!!).
Il convegno è iniziato alle ore 9 con l?accoglienza dei vari gruppi della diocesi, ai quali è stata offerta una calda colazione.
La giornata era fredda e uggiosa, ma all’interno del salone di S. Croce si respirava un’aria intensa di fratellanza, sostenuta da una grande voglia di conoscerci e confrontarci.
Subito dopo è stata rappresentata dal gruppo di Sindia una scenetta sulla immaginaria città chiamata ACcity. Al termine di questa rappresentazione, siamo stati suddivisi in vari gruppi e ad ognuno di questi è stato assegnato un assessorato per formare la giunta comunale della fantasiosa ACcity. Vorrei precisare che l’Azione Cattolica, come penso tutti sappiano, non intende operare scelte di schieramento politico, ma il suo obbiettivo è di educare a quelle virtù civili che favoriscono una appartenenza leale e responsabile al nostro essere cittadino.
I gruppi, infatti, hanno iniziato a riflettere sul concetto di cittadino e sulle varie esperienze personali di ciascuno. Utilizzando la cartina topografica della nostra ipotetica ACcity, si è dato sfogo alle molteplici idee per risolvere in modo sistematico e radicale i vari problemi che ogni giunta comunale si trova ad affrontare durante la legislatura. E’ stato molto divertente trovare le soluzioni più adatte e anche le più fantasiose tenendo conto di rivalorizzare i beni di cui si era già in possesso contenendo, allo stesso tempo, le spese previste per il loro sviluppo e potenziamento.
Dopo aver pensato e lavorato un bel po’ è bastata la pausa del pranzo al sacco per rifocillarci e per farci ripartire alla grande con il nostro lavoro di cittadini attivi.
Predisposti i progetti esecutivi guidati dall’assessore che rappresentava ogni gruppo ci siamo sottoposti all’esame dell’equipe diocesana che valutava i lavori insieme ai consiglieri. Tra voti contrari e favorevoli sono stati esaminati e valutati tanti buoni progetti di cui alcuni, a dire il vero, un po’ irrealizzabili, ma che comunque hanno dato a ciascuno la possibilità di esprimere le proprie idee personali nella difficile arte del governare anche una ipotetica città.
In fondo questo ci ha insegnato quanto sia bello essere cittadini, tanto meglio se cristiani e appartenenti all’Azione Cattolica.
Il nostro incontro è terminato con la S. Messa celebrata da padre Quintino che ci ha ricordato i bei momenti vissuti a Roma in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù e riproposto la domanda che per ben tre volte ci fece il Santo Padre: “Perché siete venuti a Roma?”. Noi rispondemmo a gran voce: “Per Gesù!”. Per cui forti e consapevoli di seguire sempre questo proposito, cercheremo di impegnarci attivamente nella nostra città senza dimenticare mai quelli che sono i fondamentali insegnamenti della nostra associazione che sono anche al centro della nostra vita quotidiana in particolare nei rapporti con i nostri fratelli in Cristo.
Antonio Carboni