I 50 anni di sacerdozio di don Pietrino Castagna

“Come il Padre ha mandato me così anch’io mando voi. Andate in tutto il mondo, predicate il Vangelo ad ogni creatura fino agli estremi confini della terra” (Mc e Gv).

Questo disse Gesù ai suoi discepoli poco prima di ascendere al cielo. Questa la missione affidata agli Apostoli e ai loro successori conferendo ad essi la potestà di rimettere i peccati degli uomini: “altissima dignità, ma terribile ministero” (Greg.); “missione sublime questa, cui sono esclusi persino gli Angeli e gli Arcangeli” (Crisost.). E proprio questa missione così ardua e difficile fu abbracciata con entusiasmo nel lontano 1950 dal giovane Pietrino Castagna, quando il 23 luglio di quell’anno fu ordinato sacerdote. Sono passati 50 anni e noi oggi lo vogliamo ricordare dalle pagine di questo giornalino parrocchiale, così come circa un anno fa ne salutammo con gioia il suo rientro a Pozzomaggiore.
Iniziò quindi il suo ministero sacerdotale proprio qui a Pozzomaggiore suo paese d’origine. Chi lo conobbe ricorda certamente il suo entusiasmo, l’amore e la predilezione per i giovani e i ragazzi per i quali erano sempre dedicate e profuse le sue maggiori energie sapendo sapientemente coordinare e dosare i momenti dedicati alla catechesi e alla Parola di Dio con quelle che sono le necessità di gioco e di svago dei ragazzi, conscio che le loro anime, simili alle tabule rase degli antichi filosofi, debbano essere con discrezione e tatto, aperte e preparate alla conoscenza del Dio vero, ai principi della fede e agli insegnamenti della Chiesa. Inoltre ricorderà anche la sua continua disponibilità verso i fedeli in tutto quanto ciò che riguardava i doveri del suo ministero sacerdotale.
Successivamente lo troviamo a Semestene, a Padria ed infine ad Uri, parrocchia che resse dal 1982 al 1999, quando il Vescovo con una decisione improvvisa, se non fosse per motivi dettati dalla sua cagionevole salute, lo fece rientrare nel suo paese natale, con grande amarezza per aver dovuto così abbandonare la parrocchia e i suoi parrocchiani, per i quali e per la loro salute spirituale in particolare, egli riteneva di poter ancora dare molto.
Don Castagna in questi 50 anni ha sempre dato molto, non risparmiandosi mai. Ovunque sia stato ha lasciato un buon ricordo di sé, stimato da tutti che, per la sua semplicità e la sua affabilità, ne apprezzavano le molteplici doti umane. Ad Uri in particolare avrà lasciato senz’altro un ottimo ricordo. A lui si deve principalmente la costruzione della nuova chiesa parrocchiale di S. Maria di Paulis, inaugurata nel 1992, ma non ancora ultimata in alcune sue parti.
E questo è stato il suo grande cruccio e rammarico: lasciare Uri senza vedere completata l’intera opera per la cui realizzazione, così come si suol dire, aveva dato anima e corpo.
Ora che è rientrato a Pozzomaggiore, nonostante la sua salute sia malferma e necessiti sempre di periodici controlli clinici, don Castagna continua a svolgere il suo ministero sacerdotale nella nostra comunità, non disdegnando però di recarsi spesso anche a Romana, parrocchia affidata temporaneamente dal Vescovo al nostro parroco padre Quintino Manca e che ha anch’essa bisogno di guida spirituale.
Forse don Castagna avrebbe desiderato festeggiare i suoi 50 anni di sacerdozio ad Uri, però noi sappiamo che i disegni e i propositi degli uomini spesso non coincidono con quelli di Dio che, in questo caso, servendosi del Vescovo ha voluto che egli tornasse a Pozzomaggiore dove appunto, tra poco, festeggerà l’importante anniversario. E noi comunità parrocchiale siamo felici di gioire e ringraziare il Signore per il raggiungimento di questo traguardo.
Certamente don Castagna ripercorrendo a ritroso le varie tappe del suo ministero sacerdotale avrà sicuramente fatto un primo bilancio di questi 50 anni di sacerdozio, constatando che la scelta di vita fatta tanti anni fa non è stata vana, inutile o infruttuosa, nonostante le rinunce sopportate serenamente con l’assidua preghiera e con l?aiuto della grazia divina e ricompensate abbondantemente da altrettante soddisfazioni per aver contribuito a diffondere il Vangelo e la Parola di Dio nelle varie comunità di fedeli della nostra terra di Sardegna. Interpretando sicuramente i desideri di tanti fedeli, cittadini di questo paese, di tutti quelli che da sempre la conobbero e l’apprezzarono e che la ricordavano anche quando era lontano dalla sua casa d’origine, da queste pagine caro don Castagna le vogliamo dire: “grazie di cuore!” e le assicuriamo che saremo con lei il giorno dell’anniversario per ringraziare il Signore Gesù e la Madonna e pregare con fervore affinché le concedano di poter continuare a svolgere il ministero sacerdotale per tanti anni ancora nella nostra comunità, nell’attesa che si realizzi la promessa della ricompensa fatta dal Figlio di Dio per i suoi ministri e per tutti coloro che, abbandonato tutto e tutti, lo seguono.
“E Pietro prese a dirgli: “Ecco, noi abbiamo abbandonato tutto e ti abbiamo seguito”. Gesù rispose: “In verità vi dico: non c’è nessuno che abbandoni casa o fratelli o sorelle, o madre o padre, o figlio o campi per me e per il Vangelo e non riceva il centuplo fin d’ora, in questo tempo, in case, fratelli, sorelle, madre, figlio, campi, insieme con persecuzioni e nel secolo futuro l avita eterna” (Mc 10, 28 e segg.).

Nino Meloni

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