Edvige è Beata! In 5000 per renderle omaggio

Beatificazione Edvige Carboni

Oltre cinquemila pellegrini, provenienti da tutta la Sardegna e non solo, hanno partecipato alla Solenne Celebrazione eucaristica durante la quale la Venerabile Edvige Carboni è stata proclamata Beata lo scorso 15 Giugno. Sin dalle prime ore del mattino l’Ippodromo di Pozzomaggiore, vestito a festa per il grande evento, ha accolto serenamente i fedeli grazie al grande lavoro dei volontari, delle forze dell’ordine e dei tanti operatori delle Misericordie d’Italia. Un apparato sinergico, coordinato dal Comitato Organizzatore e dall’Amministrazione comunale di Pozzomaggiore, che ha saputo far fronte alle tante richieste pervenute alla Segreteria Generale negli ultimi mesi.
È infatti dall’11 Febbraio scorso, giorno nel quale Papa Francesco ha reso pubblica la data della beatificazione, che le Commissioni istituite dal Vescovo Mauro Maria Morfino hanno operato alacremente perché la futura Beata ricevesse tutte le attenzioni meritate. Sul palco della Celebrazione spiccava il grande Crocifisso pozzomaggiorese tanto caro ad Edvige Carboni, meglio conosciuto come Babbu Mannu, oggetto di un recente restauro, ma anche il paliotto dedicato a San Giorgio ricamato dalla stessa mistica e posizionato davanti alla mensa. Il canto della corale parrocchiale ha aiutato i presenti ad entrare nel clima di preghiera e raccoglimento che ha accolto i Vescovi concelebranti ed il Cardinale Angelo Becciu, che ha presieduto l’Eucarestia in rappresentanza del Sommo Pontefice Francesco. Atteso da poco più di cinquant’anni il rito della Beatificazione di Edvige Carboni si è compiuto dopo il Kyrie, quando il Vescovo Morfino ha espressamente chiesto al Santo Padre di voler iscrivere nel numero dei Beati la Venerabile Serva di Dio Edvige Carboni, laica, appartenente all’Ordine Francescano Secolare e al Movimento laicale Passionista. L’avvocato Andrea Ambrosi, postulatore della Causa, ha provveduto quindi a leggere il profilo biografico della Venerabile Serva di Dio, memore e custode di tutto il percorso intrapreso prima di giungere al tanto desiderato risultato. La lettura della Lettera Apostolica da parte del Cardinale, in risposta alla richiesta, ha ufficialmente sancito l’iscrizione nel numero dei Beati di Edvige Carboni, accompagnata dall’applauso commosso di tutto il Popolo di Dio riunitosi a Pozzomaggiore e dal contemporaneo svelamento della grande icona raffigurante la nuova Beata. Il canto di ringraziamento a Dio ha fatto da sfondo alla collocazione delle reliquie accanto all’altare, venerate ed incensate dal celebrante, custodite nel reliquiario creato dall’ebanista Claudio Battilà e progettato da Don Paolo Secchi.

Nell’omelia il Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi ha descritto la Beata come l’«Amica dei poveri e degli emarginati, aveva parole di consolazione per tutti; amava ripetere: “Si deve sempre infondere conforto e speranza”». Ed ancora «La Beata Edvige ha condiviso la Passione di Cristo con toni di speciale intensità, anche nel corpo, in un itinerario di conformazione a Gesù sofferente e crocifisso. Malgrado l’abbondanza di carismi a lei concessi da Dio, il suo tratto fu sempre modesto. I doni soprannaturali – ha precisato Becciu – non erano per lei motivo di vanto: si riteneva una creatura piccola, ma grandemente beneficata dalla grazia divina. I testimoni asseriscono che di questa donna semplice e spiritualmente fervorosa, colpiva soprattutto la sua grande umiltà».

A conclusione della Santa Messa il Vescovo Padre Mauro Maria ha ringraziato il Papa ed il Cardinale per il dono gratuito, incondizionato, immeritato offerto alla Diocesi, alla Sardegna e a tutta la Chiesa. «La Beata Edvige – ha detto Morfino – ci viene oggi ostensa dalla Madre Chiesa come una cristiana che ha preso realmente “a cuore” (fino a rimanerne deformata la sua stessa cassa toracica!) il primato di Dio che ha dato forma all’intera sua persona fino a segnare indelebilmente la sua carne, il suo cuore, la sua anima e la sua intera volontà. Un primato sussurrato con le labbra e gridato con la vita. Tratto, questo, che non può non mettere in crisi stili di vita – anche ecclesiali – dove si strillano parole ma la vita è afona, ineloquente e talvolta chiassosamente in dissonanza con le parole dette…». Un caloroso ringraziamento è stato riservato ai Padri Passionisti che, oltre a curare ed accompagnare il per-corso spirituale della Carboni nella sua permanenza romana, hanno seguito il cammino verso la beatificazione in stretta comunione con il Presidente del Comitato parrocchiale, prof. Ernesto Madau, e con il postulatore Ambrosi. «Siete stati strumento insostituibile della Provvidenza – ha affermato il presule – perché sorgesse l’alba di questo giorno! Tutti sanno che senza il vostro impegno, la fatica, la tenacia, la caparbietà e la fede che vi ha accompagnati fino ad oggi, ben difficilmente potrei pronunciare oggi queste parole».

Tante persone, al termine della Celebrazione, si sono devotamente accostate al reliquiario per una preghiera personale, prima di ritornare nelle rispettive comunità portando nel cuore l’incontro con l’esempio, la spiritualità e l’umiltà della Beata Edvige.

Giuseppe Manunta

Leonardo Riu

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