Domenica 28 il popolo dell’Oratorio si è ritrovato insieme, grandi e piccoli, per festeggiare il suo Patrono San Giovanni Bosco. Giorno di grande festa ed entusiasmo, vissuto per tutta la giornata con frenesia e curiosità da parte di tutti.
Il primo appuntamento è stato proprio all’Oratorio alle 10 per prendere la Statua di san Giovanni Bosco e portarlo processionalmente nella Chiesa Parrocchiale per poi celebrare assieme la Santa Messa. L’inno a don Bosco diffuso dalle trombe ha creato un’atmosfera particolare.
Durante la celebrazione dell’Eucaristia è stato fatto qualche breve riferimento a don Bosco, ricordando i momenti più significativi della sua vita, soprattutto in ciò che riguarda l’importanza dell’Oratorio e quindi l’opera che san Giovanni Bosco ha svolto durante tutta la sua vita per la gioventù. Subito dopo la Messa è stata organizzata una simpatica e festosa marcia verso Piazza Maggiore, portando la famose 4 bandiere delle contrade del paese, e la bandiera della Sardegna e dell’Europa per ricordare ancora una volta che dobbiamo sempre sentirci un unico popolo. Il percorso è stato animato anche da tanta musica che rallegra sempre cuori e sentimenti. Al rientro in Oratorio ci si è subito organizzati per i giochi, mentre alcuni papà già armeggiavano in cucina per preparare il pranzo a base di polenta e pasta al sugo. Al pranzo hanno aderito un centinaio di persone che si sono lasciate ingolosire dall’ottima polenta e dalla squisitissima pasta al sugo. Tra i giochi c’è stato il battesimo di uno completamente nuovo, ideato dal personale dell’Oratorio, che ha scatenato l’entusiasmo di tutti, grandi e piccoli: il gioco del “MURO”. Un gioco riveduto e corretto rispetto a quello già noto trasmesso su Canale 5. Un gioco a squadre, con dei quiz generici, e per ogni risposta giusta veniva consegnata una pallina, da far scendere poi “lungo il muro” con un percorso irto di ostacoli, a conclusione del quale veniva assegnato un punteggio. Così alla fine del gioco c’è stata una classifica secondo i punti conquistati. Per i curiosi diciamo che ha vinto la contrada della zona di San Costantino contraddistinta dal colore rosso.
Un secondo gioco è stato quello del “tiro ai barattoli”, e qui, dobbiamo dirlo, è stata messa in risalto la scarsa mira che i pozzomaggioresi hanno per buttare giù gli ostacoli. Infine ci hanno allietato con bellissimi canti di animazione i giovani Gabriele L., Giada, Gabriele C., Giorgio e Giorgia.
Un grazie a tutti gli organizzatori, mamme e papà, un grazie a tutti coloro che credono nell’importanza di ritrovarci assieme, ed un grazie a don Bosco che ce ne ha dato l’occasione. Ci siamo lasciati con il desiderio e la volontà di ripetere questa condivisione di gioia e divertimento una volta al mese, possibilmente l’ultima domenica di ogni mese. Naturalmente con l’augurio che tutti ci lasciamo coinvolgere e quindi partecipare in massa.