Finalmente il processo canonico sulle virtù di Edvige Carboni è giunto alla sua conclusione!
Il postulatore avv. Andrea Ambrosi ammette che su oltre 500 cause da lui seguite, solo due o tre gli hanno causato difficoltà. Tra queste la causa Carboni, durata quasi cinquanta anni. Decisamente un dono per la cittadina di Pozzomaggiore, e spesse volte, mi sono chiesto: perché proprio il mio paese? Che ha fatto di straordinario per meritare questo? Non ho saputo dare una risposta. Edvige è stata un purissimo e gratuito dono di Dio. Meditiamo su questo. Bisogna ringraziarlo! Non solo con le giornate che organizzeremo, ma con una condotta di vita il più possibile simile a quella della Venerabile. Lei ne sarà felice ed intercederà per tutti. Pozzomaggiore, a partire da quest’anno e fino alla beatificazione che non appare lontana, vivrà un periodo di grazia veramente eccezionale che, nella storia del paese, rimarrà unico e non si ripeterà mai più. Questa generazione toccherà con mano la grandezza di Dio e la sua potenza.
Edvige Carboni rimarrà nella storia dell’agiografia mistica cattolica, una delle figure più grandi. Non c’è dubbio. E’ una di quelle anime che Dio manda, di tanto in tanto, sulla terra per aiutarlo a portare la croce con una vocazione vicaria. Edvige soffre ed offre. Come Mosè, mentre il popolo ebraico rischiava di perdere contro gli Amaleciti, teneva le braccia alzate in atteggiamento di supplica, anche Edvige ha tenuto le mani alzate per impetrare misericordia per tutti. Semplicissima la sua vita agli occhi degli uomini, ma incommensurabile agli occhi di Dio nella sua totale dedizione a Lui. Non ha fondato alcun istituto religioso, ma il suo insegnamento e il suo esempio lasceranno una folla immensa di figli e ammiratori. Edvige sembrerebbe a tanti una figura d’altri tempi; ma non è così. Avere Dio al centro della vita non è roba d’altri tempi. Portare la croce con Cristo è sempre un onore e non una follia. Quando un cristiano pone Dio al centro della sua esistenza tutto è più facile, tutto diventa gioioso, tutto è superabile in questa valle di lacrime! Nell’asfissiante e monotono vivere quotidiano, Edvige ci insegna a guardare sempre avanti, perché il Signore è là, in fondo, che ci attende.
Nel paradiso esistono vari gradi di gloria: quello occupato da lei è tra i più alti. Tutti sono santi in Paradiso, ma il suo posto è speciale; la sua aristocrazia spirituale mostrata e il primato assoluto di Dio coltivato per tutta la vita, la rendono impareggiabile. Grazie a Dio per tutto questo.
Portare un Servo di Dio agli onori degli altari è qualcosa di estremamente serio e complesso. Un’attesa lunghissima ed estenuante, non senza scoraggiamenti, soprattutto da parte degli stessi padri passionisti, che avviarono i processi nel 1968 e che più volte furono tentati di lasciar perdere. Neppure il postulatore generale del loro ordine volle assumersi l’incarico di portarli avanti. Si era in molti a non voler scommettere neppure una lira, un centesimo su questa causa. Troppo difficile e di conseguenza troppo costosa. Non perché non ci fossero le virtù, ma perché i doni mistici da studiare erano davvero tanti! Nella causa Carboni tutto è stato comunque brillantemente superato, perché questa era la volontà di Dio. Per i tempi scristianizzati di oggi, segnati dal relativismo religioso e dall’orizzontalismo più preoccupante, nessuna beatificazione arriverebbe nel momento più opportuno come quella della nostra concittadina che ci invita a credere in Gesù, nel suo amore e nelle realtà ultraterrene in cui Ella credeva con tutta se stessa. Se qualcuno ancora si chiede quale fine abbia la nostra vita terrena, spesso così intollerabile, lo chieda a lei. Avrà una risposta.
Io ho sempre creduto nella causa della Carboni. Ma quanta pazienza, quante umiliazioni! Quanto tempo e salute spesi. Modestia a parte, a testa alta, posso però ben dire che se il paese di Pozzomaggiore non avesse collaborato, la causa di beatificazione di Edvige sarebbe stata da tempo accantonata. Non sarebbe andata in porto. Mai! Questo vorrei fosse ben chiaro. Per tutti. Si, perché si è stati quasi sempre soli a combattere. Soli soprattutto moralmente!
I problemi di natura economica, pur se presenti, sono stati sempre ed egregiamente superati con l’aiuto della Provvidenza e di Edvige Carboni, che si sono servite di tanti benefattori, pozzomaggioresi soprattutto. “Il Movimento parrocchiale S.d.D. Edvige Carboni” è riuscito sempre a far fronte a tutte le spese, senza lasciare il debito di una lira o di un centesimo nei confronti di nessuno.
E a chi ancora, pervicacemente, in altre località, dice che il suo paese non l’ha amata e che, di conseguenza, il suo corpo o parte di esso non tornerà a Pozzomaggiore, venga a dirlo al sottoscritto. Sono tantissime le deposizioni che testimoniano il contrario e se ciò non bastasse, quale maggior prova di affetto per Edvige Carboni dei cinquant’anni di contributi a sostegno della causa stessa! Si, perché gli appoggi finanziari non sono iniziati con la nascita del “Comitato Edvige Carboni”, ma sin dai tempi del dott. Angelico Fadda, grazie soprattutto alla collaborazione di due donne: Zia Mariuccia Pischedda e Zia Chiara Maria Cuccuru, che è giusto ricordare.
Ernesto Madau