La vita oratoriana procede senza soste con grande entusiasmo e un encomiabile impegno. Chiunque passi, anche solo per caso, davanti all’Oratorio, trova nei ragazzi che corrono, si muovono e giocano, l’immagine più rappresentativa. Quale miglior attività, infatti, può rappresentare l’oratorio se non la voglia di movimento, di gioco, di sport? Oltre a far “sfogare” i ragazzi, lo sport è un efficacissimo strumento per aiutarli a socializzare, ad essere leali, ad essere costanti e a sacrificarsi, al rispetto dell’altro. Neanche il tempo di festeggiare don Bosco che ci siamo trovati già nel pieno del carnevale, con maschere, feste e sfilate. Per gli oratori questo è un tempo che potremo chiamare “forte”, impegnati come sono nel preparare i costumi, nell’animazione e nell’organizzazione dei giochi, feste mascherate, scherzi e tanto altro ancora, per far divertire famiglie, bambini, ragazzi, adolescenti. A questo appuntamento non siamo arrivati impreparati, perché già da tempo avevamo coinvolti gli animatori. Per cui il mese di febbraio è stato contraddistinto da una immensa attività in modo particolare indirizzata al “Carnevale”.
Sono stati giorni di grande collaborazione, ognuno ha dato il suo contributo, grandi e piccoli. Dopo aver individuato il tema per la sfilata (Noi note dell’allegria), ci siamo messi all’opera per organizzare la sfilata. Con il motto “non spendere soldi”, ci siamo inventati un costume singolare… una busta per i rifiuti che hanno indossato tutti gli animatori e i grandi, mentre i ragazzi e bambini hanno potuto indossare i costumi già in loro possesso. Un grande medaglione di cartone, con la scritta “Oratorio Don Bosco – noi note dell’allegria”, ha contraddistinto il gruppo che seguendo il proprio carro, si è fatto notare per la propria allegria e singolarità. Tutto questo ci ha fatto capire che per divertirsi non c’è proprio bisogno di spendere soldi, e soprattutto che insieme, figli e genitori, grandi e piccoli, ci si diverte di più.
Questa sfilata, è stata preceduta da un pomeriggio di sano divertimento. L’ultimo sabato di carnevale infatti è stato organizzato un pomeriggio speciale sempre con balli, musica, e giochi.
Così pure la domenica, complice il cattivo tempo che ci ha costretti a rintanarci nei locali dell’Oratorio, è stato un pomeriggio speciale con una marea di gente, grandi e piccoli, immersi da tanta musica, coriandoli e tante frittelle offerte dalla pro-loco.
Archiviato subito il Carnevale, si è aperto davanti a noi il periodo della Quaresima. E’ un periodo diverso, che è iniziato con un pizzico di cenere sul capo, accompagnato da un invito: convertitevi e credete al Vangelo. Sarà, questo, un cammino con un equipaggiamento essenziale, scandito dalle parole come fede, speranza, riconciliazione, sacramenti, digiuno, astinenza, carità. Avremo così modo di rinsaldare la nostra fede e rinnovare la nostra passione per il servizio in parrocchia e in oratorio.
Oltre a tutto questo abbiamo continuato il Corso di Ballo Sardo, condotto dal carissimo amico Ciccheddu Oppes, che ha visto coinvolti tantissimi, grandi e piccoli, creando momenti di vera gioia e convivenza.
Vogliamo cogliere l’occasione ancora una volta per rivolgere a tutti l’invito: venite, venite all’Oratorio. Portate il vostro contributo, fate le vostre proposte, ma soprattutto cerchiamo di lavorare insieme per aiutare questi ragazzi nella loro formazione umana e cristiana perché un domani possano essere delle persone mature e responsabili e contribuire così a creare una società migliore.
Padre Quintino