Il 15 settembre il nostro paese ha vissuto un giorno veramente speciale e grazie a “Mamma Rai” è stata trasmessa in tutto il mondo l’immagine di Pozzomaggiore nei suoi aspetti più belli e peculiari, con le sue bellezze culturali e naturali.
Tutto grazie alla S. Messa trasmessa in diretta da Raiuno, trasmissione voluta fortemente dal nostro parroco padre Quintino che aveva anzitempo formulato la richiesta all’organizzazione che cura la trasmissione della messa domenicale da ogni parte d’Italia.
Quindi grazie padre Quintino per il suo impegno, per la sua dedizione e disponibilità manifestata non solo in questa occasione.
L’evento è stato preceduto da importanti lavori di pulizia di ogni più remota parte della parrocchiale. Grazie anche all’utilizzo della scala aerea della ditta Casule-Falchi è stato possibile, fra l’altro, ricollocare la lampada votiva al centro del presbiterio dove era sistemata nel passato.
Il Comune ha provveduto ad effettuare lavori straordinari di pulizia di vie e piazze, specie di quelle interessate alle riprese, così che il paese apparisse in tutta la sua bellezza ai telespettatori e, in particolare, agli occhi dei nostri concittadini emigrati.
E la dicono tutta le telefonate di apprezzamento ed esultanza per aver potuto rivedere da lontano il nostro paese e seguire la S. Messa magistralmente curata dall’attenta regia di don Gianni Epifani e dal suo staff. Staff che ha curato le riprese della recente visita di Papa Francesco a Cagliari.
Il panorama mozzafiato del paese guardato con occhio amorevole dalla statua del Sacro Cuore che sembra abbracciarlo paternamente.
La nostra restaurata piazza su cui si affacciano i bellissimi palazzi signorili, le tradizioni, l’ardia di San Costantino, ogni anno più bella e per la quale stiamo chiedendo incessantemente alla Regione il riconoscimento della manifestazione come “grande evento” con la stessa dignità dell’ardia di Sedilo.
Per questo voglio ringraziare il comitato che, con orgoglio e fatica, organizza le ricorrenze.
La latteria sociale, unica ed importante industria di trasformazione, alla quale bisogna riconoscere la produzione di formaggi sicuramente fra i più apprezzati del mercato isolano; la latteria è un patrimonio del paese, è una forte risorsa per l’economia che dovremmo sostenere reclamizzandone ed acquistandone i prodotti che sulle tavole non hanno mai sfigurato.
La casa natale della Serva di Dio Edvige Carboni, ormai prossima alla beatificazione, dal momento che il miracolo per il quale è stata richiesta la sua intercessione è stato accertato dalle competenti commissioni mediche. Edvige beata è una speranza per il nostro paese che sarà meta di un sicuro turismo religioso e non solo.
Una cerimonia ordinata e partecipata specie nella preghiera che abbiamo elevato al Signore perché sovrabbondi di doni nella Sua bontà misericordiosa, perché la chiesa di Dio sia luce per tutta l’umanità, perché nessuno si senta abbandonato quando sbaglia, perché gli anziani e gli ammalati e chi è solo non si lascino prendere dallo sconforto ma si affidino alla misericordia di Dio, perché la nostra comunità si senta ogni giorno autentica famiglia in Cristo, perché illumini il cammino degli amministratori, incoraggi l’azione amministrativa per la ricerca del benessere di Pozzomaggiore e perché le nostre campagne e le nostre greggi regalino frutti benedetti dalla Sua bontà.
Ad elevare le nostre preghiere al Signore ha contribuito il bravissimo coro parrocchiale, diretto da Paola Tanda, rimpinguato da entusiasti nuovi componenti. Complimenti davvero, congratulazioni!
Nell’omelia padre Quintino ha detto che del peccatore se ne deve fare una creatura nuova, portarlo alla vera conoscenza di Dio che non è giudice che condanna ma che perdona. Una nuova concezione di Dio, con Gesù che ricerca i peccatori per farli tornare, accolti a braccia aperte, nella casa paterna. Gesù buon pastore che va alla ricerca della pecorella smarrita finché non la ritrova.
A padre Mario e padre Giampaolo che hanno voluto concelebrare nel loro paese insieme a padre Quintino auguriamo di poter raccogliere abbondanti frutti dalle vigne del Signore cui sono stati assegnati.
Per chiudere un ringraziamento alla Rai, a don Gianni, regista e direttore della rivista A Sua immagine, a quanti hanno collaborato, alla Confraternita che ha offerto la cena a tutto lo staff e al Coro di Pozzomaggiore che ha cantato la Messa del 14 settembre, festa dell’Esaltazione della Santa Croce, a tutti i pozzomaggioresi che hanno creduto nell’iniziativa con la speranza che nel nostro paese regni sempre la gioia e di Pozzomaggiore si parli nei giornali e in Tv solo per raccontare cose belle, come queste di cui abbiamo parlato oggi e che resteranno a lungo nella nostra memoria.
Approfitto per augurare buona festa della Madonna a tutti.
Tonino Pischedda