Quando arrivai, 10 anni fa, rimasi negativamente impressionato dallo stato di abbandono della Chiesetta di S. Maria. Non tanto la Chiesetta quanto piuttosto tutto il contorno… pietre, rovi, spine, quasi impossibile passare e poter arrivare a fare visita alla Chiesetta che pur nel passato era stata oggetto di una certa festa popolare.
E dentro di me andavo meditando: devo fare qualcosa, devo riportare la Chiesetta alla sua dignità di luogo sacro e farne nuovamente un punto di riferimento e di preghiera. Ma cosa fare? Creare proprio lì un “centro giovanile” (Oratorio), all’ombra della Madonna e ai piedi della sua materna protezione. Ecco che allora mi faccio coraggio, chiedo alla sig.ra Giuseppina Pacifico il terreno (che con grande generosità e gioia ha dato gratuitamente, e che ancora una volta ringrazio a nome di tutta la popolazione) e da allora il mio continuo pensiero per bonificare (almeno in parte) il terreno e rendere così più facile l’accesso ai fedeli.
Per realizzare il “centro giovanile” ci vorrà del tempo, ma intanto devo incominciare a recintare il terreno, mi dicevo, per non fare entrare gli animali e per salvaguardare la sicurezza delle persone, grandi e piccoli. E così è stato. Quanto lavoro, quanta manodopera, quanti problemi… ma se è un’opera buona deve andare avanti, non possiamo fermarci.
C’è stato l’aiuto di tanto volontariato (che ringrazio ancora una volta) e la mia caparbietà (ho imparato a fare anche il manovale e l’ho fatto con tutto il mio entusiasmo!).
Ora finalmente il luogo è stato reso più pulito, più accogliente, più degno di un luogo sacro.
Ora finalmente, reso sicuro, potremo portarci i ragazzi per fare con loro qualche attività. Incominciando proprio con il primo incontro di Catechismo (che avrà luogo sabato 8 ottobre) per mettere tutti i ragazzi sotto la protezione di Maria.
Il prossimo obiettivo è quello di mettere un po’ di alberi, creare delle zone verdi. Dovrà diventare un “centro Mariano”, dove poter rinfrancare corpo e spirito.
Mi auguro intanto che anche tutta la zona circostante sia sistemata, ripulita, in modo che il paese possa riappropriarsi del tutto di un luogo sacro che gli appartiene e che ha aiutato generazioni nella loro crescita spirituale e nella devozione a Maria nostra Madre.
P. Quintino