Ave, Mamma, tutta bella sei
come neve al sole,
il Signore è con te;
piena sei di grazia e d’amor
Questo in particolare, ma anche altri bellissimi canti, a noi sconosciuti, hanno risuonato festosi per le vie del nostro paese e nella nostra chiesa parrocchiale in onore della Madonna di Fatima venuta in mezzo a noi Pellegrina di pace, portataci dal movimento giovanile G.A.M. rappresentato da sei giovani e simpatiche suore che per circa quattro giorni hanno profuso tutte le loro energie per diffondere tra noi un’ondata di nuova e fresca spiritualità mariana.
Questa G.A.M., infatti, è un movimento giovanile di ispirazione eucaristica, mariana, ecclesiale. Intende con i Cenacoli fare presa diretta sui giovani e fargli amare il rosario, la parola di Dio, la Confessione, l’Eucaristia, il Papa e la Chiesa. Riscopre la confessione come esperienza di gioia e l’eucaristia come esperienza di cielo e di resurrezione. Moltissime migliaia di giovani vi aderiscono. Vuole riportare Dio nelle famiglie, nelle scuole, nelle comunità e nella società. Ha un sogno: costituire la civiltà dell’amore e preparare la primavera della Chiesa. Lancia i giovani nell’evangelizzazione.
Questo è il manifesto della gioventù ardente mariana che le suore e il sacerdote missionario hanno voluto proporre a tutti noi, ma soprattutto ai nostri giovani, oggi più che mai assenti e indifferenti a tutto ciò che riguarda la Chiesa e la Religione in generale. Con la segreta speranza che il seme gettato tra le sterpaglie e le ortiche possa, anche se a fatica, nascere, crescere, rinvigorirsi e dare poi copiosi frutti. Ciò grazie soprattutto all’intercessione della Madonna di Fatima, Madre di Dio e Madre nostra, ospite della nostra comunità dal 14 al 18 maggio u.s.
Al suo arrivo, nella piazza del Convento, ad attenderla una numerosa folla festosa che manifestava la propria gioia con canti mariani, proposti, cantati e suonati dalle suore e lanci di petali di rose. Quindi in processione verso la chiesa parrocchiale, gremita all’inverosimile. Molti i pozzomaggioresi, ma anche tantissime le persone venute da altri paesi, dove si era diffusa la notizia dell’arrivo della Madonna.
Qui la presentazione, da parte delle consorelle, del programma della missione mariana, con l’invito a partecipare attivamente ai loro cosiddetti Cenacoli, ovvero agli incontri di spiritualità e di preghiera che si sono poi tenuti dal giovedì al sabato alle ore 19. Grande partecipazione, commozione ed entusiasmo hanno caratterizzato questi splendidi incontri, portati avanti dalle giovani e bravissime suore che si alternavano nei vari interventi tra canti e battiti di mani in un Osanna continuo alla Madonna.
Riflessioni, meditazioni, rivisitazione dei dieci comandamenti hanno invece caratterizzato gli interventi del sacerdote missionario che, penso, per la loro incisività abbiano risvegliato le coscienze di molti e spinto tantissime persone ad avvicinarsi al sacramento della Confessione e quindi all’Eucaristia. Il medesimo sacerdote, infatti, per ben due giorni, era continuamente impegnato in confessionale a disposizione dei numerosi fedeli che hanno risentito con forza il desiderio di fare un lavacro alla propria anima.
La Madonna di Fatima è venuta nel nostro paese, ma è voluta entrare anche nelle nostre case, portataci dalle suore. Al mattino e al pomeriggio la visita alle famiglie: una breve preghiera e la consacrazione delle stesse alla Madonna.
È voluta entrare anche nelle scuole per incontrare i ragazzi ed i giovani del nostro paese, scuoterli dal loro torpore, invitandoli a riscoprire il valore della Fede e con essi l’amore verso Gesù e la sua amatissima Madre, Maria.
Sabato 17 maggio, nel cenacolo conclusivo a tutti fedeli presenti è stato fatto dono del Cenacolo-Vangelo di san Luca in famiglia, mentre il venerdì precedente ai soli giovani è stato riservato il Vangelo di San Giovanni. Quindi conclusione della missione, nuova consacrazione alla Madonna e promessa di fedeltà al Papa e alla Chiesa.
Il programma prevedeva che alla fine dell’incontro si sarebbe svolta una fiaccolata per le vie del paese. Una pioggia improvvisa non ha permesso che questo accadesse. Le fiaccole sono state comunque accese all’interno della Chiesa; le luci sono state tutte spente e in questa atmosfera surreale la Madonna di Fatima, portata a spalle, ha percorso più volte le navate della chiesa tra canti, preghiere e invocazioni che hanno scosso, credo, la sensibilità di molti generando ondate di gioia interiore e commozione forse mai provate prima.
All’uscita dal tempio le suore della Gioventù Ardente Mariana hanno voluto fare un ultimo regalo: un bellissimo poster della Madonna con Bambino.
Domenica 18 maggio, alle ore 10, la Santa Messa di ringraziamento, i saluti reciproci scambiati tra il parroco, le suore e il sacerdote missionario, a nome di tutta la comunità di Pozzomaggiore e l’addio alla statua della Madonna di Fatima che tra due ali di folla osannante, tra canti e sventolio di fazzoletti bianchi ed il lancio di petali di rose, si è diretta verso il pulmino che l’avrebbe ricondotta alla sua sede in quel di Cuneo, lasciando che tra i presenti calasse un velo di tristezza e di rimpianto perché tutto ormai era finito.
A questo punto è doveroso dire grazie a padre Quintino che in questo mese di maggio ha voluto regalarci questi brevi, ma intensi giorni e momenti vissuti con la missione della G.A.M. Ci siamo tutti messi sotto la protezione della Madonna; ci siamo consacrati a Lei e in particolare abbiamo pregato per il nostro paese che ultimamente non vive, certo, momenti sereni; per i nostri giovani, gli uomini e le donne del domani, perché possano ritrovare quanto prima la strada maestra che porta, attraverso Maria, a Gesù e quindi a Dio. Non è vero che tutti giovani sono insensibili o indifferenti, altrimenti verrebbe da domandarci: perché a milioni si radunano per le giornate mondiali della gioventù? Perché a centinaia di migliaia si ritrovano in piazza San Pietro a Roma per acclamare e festeggiare il Papa? O riempiono gli stadi o le spianate come ultimamente è avvenuto in Spagna per la visita del Santo Padre? O siamo forse noi una delle poche isole infelici?
Nino Meloni
Una pioggia di grazia
La Missione Gam svoltasi a Pozzomaggiore è stata un inno festoso, un canto d’incomparabile letizia: Questo è il giorno fatto dal Signore: esultiamo e rallegriamoci. È la giubilante danza del cuore che trabocca. Perché? Perché una pioggia di Grazia si è riversata nei cuori degli abitanti, come la pioggia di petali di fiori che ha accolto la bianca statua della Madonna di Fatima, pellegrina di pace e d’amore. La Mamma Celeste durante i giorni di Missione ha trasformato tutti quei petali in preghiera, in amore, in gioia. Maria, la Madre di Gesù, ha posato il suo sguardo sui sofferenti e sugli anziani, il suo sorriso sui bimbi e sui giovani, il suo silenzio di preghiera sui peccatori; a tutti ha additato Gesù, la sua Parola che salva, il suo amore misericordioso che purifica.
E i fedeli di Pozzomaggiore hanno risposto con grande entusiasmo e profonda fede, spalancando le case e i cuori al passaggio della Madonna, accorrendo numerosi agli incontri di preghiera e accogliendo con amore il piccolo seme della Parola di Dio. La Parola ascoltata, pregata, cantata durante i Cenacoli ha fatto nascere nei cuori il desiderio di conoscere e vivere il Vangelo, di convertirsi, di amare, di donare; ha fatto zampillare in tutti lo stesso canto di Maria: L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio Salvatore.
Grazie all’aiuto dei bambini, la piccola statua della Madonna di Fatima è entrata in quasi tutte le case di Pozzomaggiore; infatti, al pomeriggio, dopo la scuola, i bambini venivano in parrocchia e, divisi in piccoli gruppi, passavano nelle case, insieme a noi sorelle, per pregare e invitare la gente ai Cenacoli in chiesa. La Mamma Celeste si è servita dell’entusiasmo e della freschezza della loro fede per toccare i cuori degli adulti. Quante lacrime di commozione sono sgorgate! Quante suppliche silenziose sono state offerte! Quanti propositi di bene sono stati formulati nel cuore!
La Madonna ricompensi tutti coloro che hanno collaborato a questa Missione nel nascondimento e nel servizio; la loro fedeltà e generosità sono state per noi sostegno ed edificazione spirituale. A Maria, Madre di ognuno di noi e Regina delle famiglie affidiamo gli abitanti di Pozzomaggiore, perché questa missione segni l’inizio di una primavera spirituale e sia l’occasione per ogni famiglia di diventare sempre più famiglia che prega, piccola chiesa domestica, attraverso il Santo Rosario, catena dolce che ci rannoda a Dio.
le Sorelle del GAM
Figlie della Madre di Gesù