Resoconto di un Giubileo parrocchiale.
Penso che non sia una cosa facile organizzare e portare a termine bene un pellegrinaggio a Roma specialmente in questo periodo giubilare in cui la capitale della Fede è colma di milioni di persone. Eppure anche questa volta il nostro caro Padre Quintino ce l’ha fatta, riuscendo a guidare verso la meta giubilare il nostro bel gruppo formato da 38 persone, di cui la più piccola aveva 3 anni e la più grande 83.
Tutti solidali ed affiatati siamo giunti a Roma il 5 mattina e abbiamo iniziato il nostro pellegrinaggio visitando le catacombe di San Callisto. Accompagnati dalla guida siamo scesi nella profondità della terra dove i cristiani seppellivano i loro morti. L’importanza di questi grossi cimiteri sotterranei è cresciuta con il culto per i martiri della fede, facendo si che divenissero meta di pellegrinaggi, con locali per l’accoglienza dei pellegrini in preghiera.
E anche noi in una delle cripte sotterranee scavate nella roccia ci siamo raccolti in preghiera celebrando la S. Messa.
Dopo una breve visita alla Chiesa del Quo Vadis ci siamo recati presso l?istituto dei padri Carmelitani dove abbiamo alloggiato.
Nel pomeriggio siamo stati a San Paolo fuori le mura, dove abbiamo iniziato il nostro cammino spirituale con la confessione e l’acquisto dell’indulgenza.
La nostra serata è proseguita con la visita al Colosseo.
Il secondo giorno abbiamo visitato la basilica di Santa Maria Maggiore celebrando la S. Messa sotto l’altare maggiore dove si conserva la culla del Signore, la scala Santa, e la basilica di San Giovanni in Laterano. Mentre nel pomeriggio ci siamo addentrati nelle vie di Roma per una visita turistica ai monumenti e alle meraviglie della capitale, quali la fontana di Trevi, il Campidoglio, piazza di Spagna etc.
Il momento forse più bello ed atteso di tutto il pellegrinaggio è stata l’udienza del Santo Padre in Piazza San Pietro. Recatici di buon ora sulla piazza abbiamo occupato dei posti quasi di prima fila, ma soprattutto vicini al passaggio del Papa che abbiamo potuto salutare ed ammirare a pochi centimetri di distanza. Il pomeriggio è trascorso con la visita alla basilica di San Pietro con scalata del cupolone e magica vista di Roma dall’alto. Uno spettacolo da non perdere.
Infine giovedì ci siamo recati ad Albano per onorare la nostra concittadina Edvige Carboni. Qui nella cappella del cimitero abbiamo celebrato la S. Messa. Alla nostra preghiera si sono uniti un’anziana amica di Edvige, il parroco di Albano e il Postulatore della Causa. Abbiamo proseguito il nostro cammino con una breve visita al santuario di San Gaspare del Bufalo e poi ci siamo recati a Lariano per il pranzo. Qui l’accoglienza per padre Quintino e noi, suo gruppo, è stata eccezionale. Siamo stati ricevuti dal parroco e dal Sindaco che ci hanno onorato della loro presenza a tavola e che hanno fatto rivivere a padre Quintino i suoi meravigliosi otto anni trascorsi come parroco negli anni 80.
Era visibile in tutti coloro che incontravamo la gioia e la stima verso un parroco che ha fatto tanto per quel paese, tanto da meritare la consegna di una medaglia ad honorem da parte del Sindaco nell’aula consiliare.
Il racconto è così terminato anche se con le parole non è facile descrivere la gioia e la ricchezza di quei momenti vissuti insieme, non solo nelle chiese o presso i monumenti, ma anche nei momenti conviviali: come dimenticare i momenti allegri sul pullman o i dopocena trascorsi all’aperto all’insegna del divertimento puro e sano?! Tutto questo è stato il contorno di un pellegrinaggio che ci ha portato a crescere nella fede e nella gioia personale e comunitaria.
Un grazie grande a tutti i partecipanti e in particolare a padre Quintino.
Un pellegrino