Chi ha potuto vedere la salma di S.E. Rev. ma Mons. Giovanni Pes, esposta per tre giorni nel seminario di Bosa prima e nella Cattedrale poi, non ha potuto fare a meno di notare quanta compostezza e serenità avesse, quanta solennità e quale aristocrazia spirituale rivelasse; le sofferenze della sua lunga malattia, cristianamente accettata, hanno consumato senz’altro il suo corpo, ma hanno dato più vitalità al suo spirito.
Sono pienamente convinto che Mons. Giovanni Pes abbia lasciato dietro di sé una scia da percorrere; chi l’ha conosciuto ricorderà la sua vasta cultura, il modo aristocratico di presentarsi e l’efficacia della sua parola di maestro che non stancava mai.
Un giorno del luglio 1995, in cui mi trovavo a Roma presso la Congregazione per le Cause dei Santi, Mons. Lussorio Lampreu che vi lavorava negli uffici storici, mi chiese di Lui, ormai già a riposo e disse: “E’ veramente un peccato che una mente così eccelsa come quella di Mons. Pes debba stare a riposo; con la sua preparazione potrebbe ricoprire tranquillamente la Presidenza di uno dei tanti Dicasteri Vaticani”.
S.E. Mons. Giovanni Pes nacque a Scano Montiferro il 18 maggio 1916 (giorno natalizio anche del Papa); ordinato sacerdote il 6 gennaio 1939, dopo aver conseguito il Dottorato in Sacra Teologia ed essere stato per 27 anni Arciprete di Cuglieri, fu consacrato Vescovo nel 1975 e nominato Ausiliare di Mons. Sebastiano Fraghì, Arcivescovo di Oristano; nel 1979 fu quindi eletto Vescovo delle Diocesi di Bosa e Alghero che più tardi verranno unificate; Mons. Pes fu dunque Vescovo della nostra Diocesi per quattordici anni, fino al 1993. Tenne un Sinodo nel 1990 e fece ben due Visite Pastorali alle parrocchie della diocesi.
Uomo affabile, discreto e disponibile, Mons. Giovanni Pes resterà per sempre nel cuore di chi l’ha conosciuto; colpiva la sua figura ascetica, gli atteggiamenti di autentico uomo di Dio che, messo a capo della sua Famiglia, ha saputo distribuire, senza mai stancarsi, il Pane e la Parola. Mercoledì 20 gennaio, giorno delle sue esequie, S.E. Mons. Ottorino Alberti, Arcivescovo di Cagliari, alla presenza di tutto l’Episcopato sardo e di innumerevoli sacerdoti, durante l’omelia funebre, ha ricordato il Vescovo Pes come “un Pastore di cui si dovrà continuare a parlare e scrivere a lungo”.
Dopo una lunga vita vissuta nella Fede e nell’impegno il Vescovo Pes, primo Vescovo della nuova realtà Diocesana Alghero-Bosa, dorme il riposo dei giusti nella cattedrale della città del Temo nella cui cripta è stato tumulato.
Mons. Pes veniva spesso a Pozzomaggiore ed un anno fu fra noi per ben sei volte; lo amava perché è il paese della Serva di Dio Edvige Carboni la cui Causa seguiva con estrema attenzione e interesse; fu infatti Lui a benedire e promuovere la nascita del Comitato. Il giorno che lasciò la Diocesi, mi chiese di pregare Edvige per Lui. Le poche volte che andai a trovarlo a Bosa, mi chiedeva sempre informazioni sulla Causa, ma talvolta era Lui a comunicarmele. Della Serva di Dio tenne la Commemorazione a Pozzomaggiore due volte; l’ultima nel 1998.
Ernesto Madau