Ricordando dott. Angelico Fadda

La data del prossimo 19 luglio non può rimanere anonima o passare inosservata in seno alla nostra Parrocchia: è il giorno anniversario in cui fu ammesso alla celebrazione della Liturgia celeste nella casa del Padre, il compianto Sacerdote dott. Angelico Fadda, Padre spirituale della nostra Comunità in Pozzomaggiore dal 1927 al 1974.

A 25 anni esatti dalla sua scomparsa, è veramente cosa buona e giusta rievocare la figura di questo sacerdote, zelante pastore, vero maestro nella scienza di Dio, guida spirituale per diverse generazioni che a lui sono debitrici della propria formazione cristiana e non solo, perchè dott. Fadda fu il propugnatore ed il sostenitore anche di tante iniziative a carattere sociale e politico; sotto la sua guida, Pozzomaggiore divenne in Sardegna il centro propulsore dell’Azione Cattolica. Uomo di grande carisma, godeva della stima di tutti i suoi parrocchiani che ne ricordano la figura ascetica, gli atteggiamenti di autentico uomo di Dio e di padre incomparabile. La sua attività sociale, unita agli insegnamenti della Chiesa e del vangelo, non fu sempre compresa, ma dott. Fadda, pur in mezzo a critiche ed ingratitudini, continuò intrepido a lavorare sino alla fine dei suoi giorni; per altro lo spirito di preghiera e di servizio di cui offrì incomparabile esempio e il costante, fermo richiamo ai genuini valori cristiani, suscitarono nel clero e nei fedeli un ossequio ed una venerazione che, a 25 anni dalla sua scomparsa, non cessano di essere vivi e freschi.
Dott. Fadda era, per antonomasia, su vicariu, colui che sostituiva e rappresentava in mezzo alla Comunità Cristo Buon Pastore, sempre disponibile a confessare e ad ascoltare chi aveva bisogno di conforto e di incoraggiamento, laici, sacerdoti o vescovi che fossero; sì, anche i vescovi, di cui sarebbe stato confratello nell’episcopato se non avesse tanto amato la Comunità parrocchiale di San Giorgio in Pozzomaggiore da cui non volle mai allontanarsi.
A lui il nostro paese deve la costruzione del caseggiato di Santa Croce che fu ed è sede di incontri e di lavoro, il cinema nell’immediato dopoguerra, la prima Scuola media, la creazione di un laboratorio di taglio e cucito, l’avvio di tante ragazze alla professione di infermiere, l’istituzione delle conferenze di S. Vincenzo de’ Paoli con il loro peculiare spirito di carità e di assistenza alle persone più bisognose, la creazione di una fabbrica di oggettistica in ceramica, l’istituzione di colonie montane, l?apertura di una casa del fanciullo e la fondazione di un pensionato ad Alghero e tanto altro ancora.
Di lui si potrebbe parlare all’infinito, ma a farlo più diffusamente sarà un libro che l’On. dott. Giuseppe Masia ha promosso ed economicamente sostenuto; l’opera, curata dal Prof. Ernesto Madau con la collaborazione di don Pier Paolo Calaresu, riporta diverse testimonianze su dott. Fadda ed una ricca fotodocumentazione; nella settimana antecedente il giorno della commemorazione, il libro verrà gratuitamente distribuito in ogni famiglia a perenne ricordo dell’opera e dell’azione pastorale di don Angelico.
Lunedì 19 luglio, alle ore 18.30, avranno inizio le celebrazioni: in parrocchia, dopo un breve messaggio del Sindaco, ci sarà la Santa Messa cui interverrà S.E. Mons. Angelo Palmas, già Nunzio Apostolico e Arcivescovo titolare di Vibiana. Al termine della celebrazione Eucaristica, nell’atrio della Chiesa, a nome della Comunità Parrocchiale e come segno di imperitura riconoscenza a don Angelico, verrà scoperta una lapide commemorativa, in marmo. Ci si sposterà quindi fino all’imbocco dell’attuale Via Chiesa che porterà quel nome sino a quel giorno, in quanto la Giunta Comunale ha decretato di intitolarla a dott. Fadda; qui verrà scoperta dal Sindaco la nuova targhetta.
Le varie associazioni e Comitati religiosi, l’Azione Cattolica, i giovani che non hanno conosciuto don Angelico, tutti coloro che ne hanno apprezzato gli insegnamenti, l’intera Comunità, tutti, senza eccezione, sentiamoci in dovere di ritrovarci insieme per ricordare un illustre figlio del nostro paese e ringraziare Dio per il dono di un sacerdote che, in 47 anni di servizio pastorale, si è fatto tutto a tutti.

Ernesto Madau

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