Missioni: tra passione e speranza

L’ottobre missionario è il tempo propizio che ci aiuta a prendere consapevolezza di una responsabilità ricevuta col dono della fede: l’annuncio di Gesù Cristo, Signore della vita, a tutto il mondo ad ogni uomo.

Non è un tempo qualsiasi che ci viene proposto, ma è una vera offerta di grazia, di speranza, di salvezza che qualifica tutto il resto del tempo dell’anno immergendoci nella vita e nella storia degli uomini.
Ottobre, quindi, come tempo favorevole dove la nostra vita e quella della nostra comunità sono coinvolte in un forte rinnovamento spirituale.
Questo rinnovamento spirituale deve portarci a riscoprire il bisogno di essere attenti alle voci che gridano, anche con il loro silenzio, da tutte le periferie del mondo il desiderio di vita.
E questo non necessita di strutture, regole e piani ma soltanto di un cuore che è capace di umiltà nel riconoscere la necessità di convertirsi alla sorte dei deboli del mondo perchè si compia un totale cambiamento.
Alle soglie del terzo millennio, nonostante gli immensi progressi avuti dall’evangelizzazione,
il Papa afferma che la missione “è ancora agli inizi”. Tre quarti dell’umanità è ancora estranea al Vangelo.
In questa luce l’ottobre missionario diventa, per ciascuno di noi, e per la comunità parrocchiale, tempo di consapevolezza, di solidarietà, di preghiera e di speranza (virtù questa da vivere in modo particolare in questo periodo di preparazione al grande Giubileo del 2000), per mettere in condizioni tutti gli uomini di sperare, restituire loro la dignità e la gioia, la capacità e la forza di trasmettere continuamente il desiderio della speranza.
Non c’è bisogno di dire molte parole, ma compiere gesti.
Gesti di amore, di solidarietà.
Gli uomini devono unire i loro sforzi per procurare il minimo di sollievo, di benessere, di sicurezza, di giustizia, necessari alla felicità, a numerose popolazioni che ne sono sprovviste. Una tale azione è già opera di Dio; essa corrisponde al comando di Cristo.
E’ proprio in questa prospettiva e sospinto da una forte speranza che nasce dalla stessa fede in Cristo che, come già fatto l’8 settembre nella Chiesetta di Santa Maria, annuncio le MISSIONI POPOLARI che si svolgeranno nel mese di novembre del 1999 in tutta la nostra Comunità Parrocchiale,
in preparazione al Grande Giubileo del 2000. Sarà un anno, questo, particolarmente impegnativo, di preparazione e di preghiera. E’ per questo che chiedo a ciascuno di voi una Salve Regina quotidiana alla madonna, Regina delle Missioni, perchè illumini e incoraggi tutti noi per una preparazione autentica e cristiana,
e disponga i nostri cuori e le nostre menti ad accogliere la parola di Dio che sarà seminata dai Padri Missionari.

Padre Quintino

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